In arrivo nuove regole che dal 2026 cambieranno le modalità di rimborso del pedaggio autostradale in caso di disagi da cantieri o traffico.
Se da un lato gli automobilisti italiani potranno finalmente beneficiare di rimborsi automatici in presenza di code o rallentamenti prolungati, dall’altro emergono criticità legate all’aumento delle tariffe, una vera e propria “beffa” per chi percorre quotidianamente le autostrade.
L’ART, guidata dal presidente Nicola Zaccheo e con sede al Lingotto di Torino, ha definito un quadro normativo che sancisce un principio di civiltà atteso da anni: il pedaggio autostradale non sarà più una tassa fissa, ma il corrispettivo di un servizio di qualità. Se il servizio è insufficiente a causa di cantieri o blocchi, il pedaggio sarà rimborsato in modo totale o parziale.
Il diritto al rimborso scatterà in presenza di ritardi causati da lavori programmati, sia ordinari che straordinari, mentre non è previsto alcun ristoro per cantieri derivanti da eventi eccezionali e imprevedibili come terremoti, alluvioni o frane. La delibera ART stabilisce criteri precisi per il calcolo dei rimborsi, tenendo conto di vari fattori quali lunghezza del cantiere, numero di corsie chiuse, riduzione della velocità e tempi di percorrenza.
Le soglie che attivano il diritto al rimborso sono suddivise in base alla lunghezza del percorso autostradale:
- Tragitti brevi fino a 30 km: basta la semplice presenza del cantiere per ottenere il rimborso, senza bisogno di una soglia minima di ritardo.
- Tragitti medi tra 30 e 50 km: il rimborso scatta se il ritardo è di almeno 10 minuti.
- Tragitti lunghi oltre 50 km: la soglia minima è fissata a 15 minuti di ritardo.
Fondamentale è anche la precisione nella misurazione dei ritardi: se la società concessionaria non è in grado di misurare i tempi con accuratezza, dovrà comunque applicare un rimborso usando criteri semplificati, senza poter rifiutare il ristoro per mancanza di dati.
Rimborso per traffico in paralisi e tutele per i pendolari
Oltre ai cantieri, la normativa prende in considerazione i casi di traffico completamente bloccato, indipendentemente dalla causa, sempre escludendo eventi imprevedibili. La tabella dei rimborsi in questa circostanza è particolarmente rigorosa:
- Blocco da 2 a 3 ore: rimborso del 50% del pedaggio.
- Blocco da 3 a 4 ore: rimborso del 75%.
- Blocco superiore alle 4 ore: rimborso totale del pedaggio.
Per facilitare le richieste di rimborso, l’ART punta sulla digitalizzazione. Chi utilizza il telepedaggio o l’app Unica vedrà i viaggi che danno diritto al rimborso riconosciuti automaticamente, con il credito accreditato sul profilo utente e rimborsato in pochi giorni.
Gli automobilisti che pagano con carte o contanti, o in caso di blocchi totali, potranno presentare reclamo tramite canali dedicati come siti web, numeri verdi o sportelli. La risposta dovrà arrivare entro 20 giorni, e in caso di rigetto sarà possibile appellarsi all’Autorità.
Inoltre, i pendolari con abbonamento su tratte interessate da cantieri prolungati potranno disdire anticipatamente il loro abbonamento senza costi, ottenendo il rimborso per i mesi non utilizzati.

L’aumento delle tariffe: la “ciambella di salvataggio” per i concessionari(www.misteriditalia.it)
Nonostante l’introduzione dei rimborsi rappresenti un passo avanti, il sistema non è esente da contraddizioni. L’ART ha previsto un meccanismo che consente alle società concessionarie di autostrade di recuperare parte dei costi sostenuti per i rimborsi relativi ai ritardi da cantieri mediante un aumento graduale del pedaggio.
Il recupero avverrà su base quinquennale e a scalare:
- Primo anno: recupero del 100% dei costi.
- Secondo anno: recupero dell’80%.
- Terzo anno: recupero del 60%.
- Quarto anno: recupero del 40%.
- Quinto anno: recupero del 20%.
Di fatto, i rimborsi pagati ora agli utenti verranno rifinanziati da tutti gli automobilisti nei successivi anni, compresi coloro che hanno subito i disagi, con un inevitabile aumento delle tariffe. Questo meccanismo attenua sensibilmente l’impatto economico sui bilanci delle società autostradali, ma rischia di trasformare la misura in una “partita di giro” che non elimina la percezione di ingiustizia tra gli utenti.
Le nuove regole per il rimborso in caso di cantieri e blocchi(www.misteriditalia.it) 











