Tra antiche mura, affreschi medievali e leggende suggestive, il Castello di Arco offre un viaggio unico tra storia, arte e panorami mozzafiato
Nel cuore dell’Alto Garda, sospeso tra cielo e terra, si erge il Castello di Arco, una fortezza medievale che domina dall’alto uno dei panorami più suggestivi d’Italia.
Il castello, simbolo di storia e arte, continua a incantare visitatori da ogni parte del mondo con la sua posizione unica, la sua architettura e le leggende che avvolgono le sue antiche pietre.
Un viaggio tra storia, arte e natura
Il Castello di Arco si staglia imponente su uno sperone roccioso che sovrasta la piana del Sarca e il Lago di Garda, offrendo una vista mozzafiato che spazia dai vigneti ordinati fino alle montagne che si immergono nel blu del lago. L’origine della fortezza risale circa all’anno Mille, costruita dai nobili liberi della comunità locale con scopi difensivi. Nel corso dei secoli, la famiglia dei Conti d’Arco ne divenne proprietaria, mantenendo il controllo nonostante numerosi assedi da parte di signori vicini, come i Lodron, o truppe veneziane. La sua posizione strategica e la struttura difensiva le hanno permesso di resistere anche durante la guerra di successione al trono di Spagna, quando nel 1703 fu bombardata dalle truppe francesi, evento che segnò l’inizio della sua decadenza.

Un castello che sovrasta il Garda – (misteriditalia.it)
Oggi, la fortezza si presenta come un complesso di oltre 23.000 metri quadrati di mura, torri e cortili, parte dei quali restaurati a partire dal 1986 grazie all’intervento della Provincia autonoma di Trento. Tra i tesori ritrovati vi sono affreschi del XIV secolo, conservati nella Torre Grande, che rappresentano dame e cavalieri impegnati in giochi di corte come scacchi e dadi, scene di vita nobile che comunicano il fascino e l’eleganza del Medioevo.
Dal punto di vista paesaggistico, la Torre Renghera, la più antica e alta, offre una vista impareggiabile che si estende fino a Riva del Garda, seguendo la linea del lago che si perde all’orizzonte. I camminamenti merlati e le feritoie riflettono la logica difensiva medievale, mentre dai belvedere si apre un mosaico di uliveti e tetti in cotto, con il lago che riflette la luce del sole come uno specchio.
L’artista tedesco Albrecht Dürer ha immortalato il castello in un acquerello del 1495, conservato oggi al Louvre di Parigi, sottolineandone la silhouette essenziale e la luce tersa che avvolge la roccia. Questo dipinto è diventato un’icona che ha contribuito a diffondere la fama della rocca oltre i confini italiani.
Per raggiungere il Castello di Arco si percorre un sentiero di circa venti minuti, immerso tra ulivi secolari e muretti a secco, un percorso che invita a un lento viaggio nel tempo. Durante la salita, il visitatore è accompagnato dal silenzio interrotto solo dal fruscio del vento dell’Ora e dal profumo caldo della pietra esposta al sole.
All’interno, oltre alla Torre Grande con i suoi affreschi, è possibile visitare la Prigione del Sasso, dove si percepisce l’atmosfera di un passato lontano, mentre i cortili e le mura raccontano le vicende di un castello che ha saputo resistere a molteplici assalti e trasformazioni.
Il castello è aperto tutto l’anno e durante l’estate ospita eventi culturali, spettacoli di musica e prosa che valorizzano ulteriormente questo gioiello storico. Per informazioni aggiornate su orari e iniziative, è consigliabile consultare il sito ufficiale del Comune di Arco o di Garda Trentino.














