Recenti aggiornamenti nel campo medico evidenziano l’importanza di riconoscere tempestivamente i segnali precoci dell’autismo.
L’autismo è un disturbo dello sviluppo complesso che coinvolge la comunicazione, le abilità sociali e i comportamenti.
Nonostante la natura sfaccettata del disturbo, esistono otto indicatori chiave che possono aiutare i genitori e gli specialisti a identificare l’autismo infantile nei primi anni di vita.
Che cos’è l’autismo e quali sono i suoi sintomi principali
L’autismo rientra nei disturbi dello spettro autistico (DSA) e si manifesta con una vasta gamma di segni che variano da persona a persona. Tra i tratti distintivi vi sono le difficoltà nel linguaggio verbale e non verbale, nell’interazione sociale, e la presenza di comportamenti ripetitivi o rituali.
Nonostante le ricerche avanzate, le cause esatte dell’autismo restano ancora in parte sconosciute, ma si riconosce l’importanza di una diagnosi precoce per supportare lo sviluppo delle capacità individuali.

Quali sono i sintomi precoci – misteriditalia.it
Nelle forme più lievi, spesso definite come autismo ad alto funzionamento, i soggetti possono mostrare competenze linguistiche e cognitive nella norma, ma presentano comunque difficoltà nelle interazioni sociali e nei comportamenti adattativi.
Otto segnali precoci per riconoscere l’autismo
- Assenza di sorrisi e risate sociali: Nei primi mesi di vita, i bambini solitamente rispondono con sorrisi o risate agli stimoli affettuosi. Nei bambini con autismo, questa risposta può essere assente o limitata a momenti di solitudine.
- Comportamenti ripetitivi: Movimenti come dondolarsi, agitare le mani o succhiarsi le dita possono essere persistenti e interferire con le attività quotidiane. Questi gesti possono accompagnarsi a ossessioni specifiche, come l’interesse marcato per oggetti o temi particolari (treni, dinosauri).
- Mancata risposta al proprio nome: Un bambino con autismo potrebbe non reagire quando chiamato, non stabilire contatto visivo o rispondere solo in determinate condizioni. Questo sintomo può sovrapporsi ad altri disturbi, come l’ADHD, ma si distingue per la precoce insorgenza entro i primi tre anni.
- Sguardo assente o perso: La mancanza di interesse per ciò che circonda il bambino, con assenza di contatto oculare e scarso coinvolgimento nel mondo esterno, è un segnale importante.
- Difficoltà nello sviluppo del linguaggio: Se entro i due anni il bambino non emette suoni articolati o prime parole, o non inizia a comunicare, può esserci un ritardo significativo nello sviluppo comunicativo.
- Problemi nella comunicazione e nella comprensione: La mancata risposta a stimoli verbali o la totale assenza di forme rudimentali di comunicazione indicano una possibile difficoltà autistica.
- Difficoltà nelle abilità sociali: L’incapacità di riconoscere gli altri come individui separati, la mancanza di contatto visivo e di risposte sociali adeguate, sono segnali da monitorare con attenzione.
- Resistenza ai cambiamenti e all’ignoto: L’ansia o il disagio provocati da variazioni improvvise nella routine o dall’esposizione a nuovi ambienti possono indicare una sensibilità tipica dell’autismo.
L’importanza della diagnosi precoce e del sostegno specialistico
Il riconoscimento tempestivo di questi segnali consente di intervenire con programmi di supporto personalizzati, fondamentali per favorire l’autonomia e lo sviluppo del bambino. Anche in presenza di dubbi, il confronto con il pediatra o con uno specialista è essenziale per una valutazione accurata.
Il percorso di diagnosi non solo aiuta a individuare l’eventuale disturbo, ma offre anche una guida per comprendere meglio il futuro sviluppo del bambino e per attivare le risorse necessarie per il suo benessere. Mantenere la calma e seguire le indicazioni mediche è fondamentale per affrontare con serenità le sfide che possono emergere.
I sintomi da prendere in considerazione - misteriditalia.it












