Un improvviso crollo ha scosso la mattinata nel cuore storico di Roma, interessando la celebre Torre dei Conti, monumento medievale situato nei pressi dei Fori Imperiali. Intorno alle 11:20, durante i lavori di restauro, una parte della struttura si è sgretolata, coinvolgendo cinque operai e generando un intervento di emergenza da parte dei vigili del fuoco e dei soccorsi sanitari.
Il crollo della Torre dei Conti: dinamica e primi soccorsi
La Torre dei Conti, costruita nel XIII secolo e simbolo della Roma medievale, era sottoposta a un importante progetto di consolidamento e recupero, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per un importo complessivo di 6,9 milioni di euro, con l’obiettivo di trasformarla in una sede museale e centro servizi archeologico. Tuttavia, durante le operazioni di restauro, una porzione della muratura ha ceduto improvvisamente, provocando il collasso delle impalcature e il conseguente travolgimento di alcuni operai.
Cinque lavoratori sono rimasti coinvolti: uno di 64 anni ha riportato un grave trauma cranico ed è stato trasportato in codice rosso al Policlinico San Giovanni, mentre altri tre sono stati liberati con l’ausilio di autoscala e squadre specializzate dei vigili del fuoco. Un quinto operaio è rimasto temporaneamente intrappolato sotto le macerie, ma è risultato cosciente e in condizioni stabili. Le operazioni di soccorso sono state rapide e coordinate, impedendo esiti peggiori.
Un ulteriore cedimento di calcinacci dal tetto ha coinvolto una squadra di pompieri impegnati nei salvataggi, fortunatamente senza feriti tra i soccorritori. La zona è stata immediatamente transennata e chiusa sia al traffico pedonale che veicolare per garantire la sicurezza e consentire le verifiche strutturali.
Indagini e misure di sicurezza sul cantiere
La polizia locale di Roma Capitale ha delimitato un ampio perimetro di sicurezza attorno a Largo Corrado Ricci, zona in cui si erge la Torre, mentre i tecnici della Sovrintendenza Capitolina e del Comune stanno effettuando analisi approfondite per valutare la stabilità residua dell’edificio e delle impalcature. La Procura di Roma ha aperto un’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Antonino Di Mai e dal pm Mario Dovinola, per lesioni colpose, al fine di accertare le cause del crollo.
Tra le ipotesi al vaglio c’è il possibile cedimento di parti deteriorate della struttura o problemi legati al ponteggio utilizzato durante il restauro. Il cantiere è stato posto sotto sequestro fino al completamento delle verifiche, con l’accesso vietato a tutti i non autorizzati.

Valore storico e progetto di restauro della Torre
La Torre dei Conti fu eretta nel XIII secolo per volontà di Riccardo Conti, nipote di Papa Innocenzo III, e rappresenta un esempio significativo della fortificazione medievale romana. Originariamente alta oltre cinquanta metri, oggi misura circa ventinove metri a causa di danni subiti nel corso dei secoli, tra cui quelli causati da diversi terremoti. L’intervento in corso mirava non solo a consolidare la struttura ma anche a valorizzarne il patrimonio storico, rendendola accessibile al pubblico come sede museale dedicata alla storia più recente dei Fori Imperiali.
Dal 2006 la torre non veniva più utilizzata né adeguatamente manutenuta, risultando in uno stato di abbandono che ha contribuito al suo degrado sia interno che esterno. Il progetto di restauro, affidato alla Sovrintendenza Capitolina, avrebbe dovuto durare fino al 2026 e rappresentava un passo importante per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale romano.
Reazioni istituzionali e sostegno ai feriti
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso vicinanza agli operai coinvolti e ha ringraziato i vigili del fuoco e gli operatori sanitari per il tempestivo intervento: «Seguiamo con apprensione gli sviluppi e il lavoro di Ares 118 a seguito del crollo della Torre dei Conti. A nome mio e della Regione Lazio esprimo la più sentita vicinanza all’operaio gravemente ferito e agli altri lavoratori coinvolti».
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si è recato sul posto per monitorare la situazione, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza dei cantieri e la tutela del patrimonio storico monumentale della Capitale.








