I Misteri

Stonehenge, da chi è stato costruito e quale funzione aveva? Perché non riusciamo a risolvere il mistero

StonehengeDa chi fu costruito e quale funzione aveva il sito di Stonehenge - Misteriditalia.it / Credits: Instagram @Stonehenge

Da chi è stato costruito e quale funzione aveva il sito di Stonehenge? Perché è ancora complicato risolvere il mistero.

Il mistero che avvolge Stonehenge, uno dei monumenti preistorici più celebri al mondo, continua a stimolare studi e ricerche, senza però offrire risposte definitive su chi lo abbia costruito e quale fosse la sua originaria funzione.

Recenti ritrovamenti e analisi archeologiche hanno contribuito ad aggiornare le nostre conoscenze, ma molte domande restano aperte.

Le origini e le trasformazioni di Stonehenge

Il primo a porre l’attenzione su aspetti enigmatici di Stonehenge fu l’antiquario inglese John Aubrey, che nel 1666 individuò cinque cavità nel terreno tra la struttura circolare e il fossato che la circonda. Questi fori, detti “Aubrey Holes”, sono stati oggetto di discussioni per secoli. Solo negli ultimi decenni, grazie a scavi più approfonditi come quelli condotti nel 1979 dall’archeologo Mike Pitts, si è compreso che potrebbero rappresentare i resti di un cerchio di pietre originario, oggi scomparso o mai completato.

Durante gli scavi, Pitts scoprì una fossa accanto alla Heel Stone, una delle pietre più iconiche del sito. Qui il gesso fosse schiacciato dal peso di una pietra enorme, indicazione che Stonehenge non è un monumento statico, ma una struttura che ha subito modifiche e ampliamenti nel corso di millenni. Alcuni archeologi suggeriscono che il progetto originale potrebbe non essere mai stato portato a termine, lasciando così spazio a diverse interpretazioni sulla sua funzione originaria, che potrebbe essere stata rituale, astronomica o funeraria.

Stonehenge è composto da pietre di diversa natura e provenienza, il che aggiunge complessità alla sua storia. Le pietre più grandi, che definiscono la silhouette del monumento, sono costituite da sarsen, un tipo di arenaria locale estremamente dura. Al contrario, le pietre più piccole, chiamate “pietre blu”, sono composte da un mix di rocce più morbide provenienti per la maggior parte dal sud-ovest del Galles, a oltre 200 chilometri di distanza.

Un elemento affascinante riguarda proprio queste pietre blu: nel 1934, una di esse, nota come Boles Barrow Stone, fu trovata in un giardino vicino a Stonehenge e donata al Salisbury Museum. Originariamente si pensava che il masso fosse stato trasportato da un ghiacciaio durante l’ultima glaciazione, ma ricerche più recenti indicano che fosse stato probabilmente prelevato manualmente dal sito. Questo spostamento sarebbe avvenuto addirittura nell’età del bronzo, quando le popolazioni locali avrebbero attribuito alle pietre proprietà curative, portandole via per scopi rituali o terapeutici.

Stonehenge

Il mistero di Stonehenge: perché non riusciamo a risolverlo – Misteriditalia.it

Le analisi archeologiche più recenti confermano che Stonehenge non è stato un monumento immutabile, ma un sito dinamico, continuamente modificato e riadattato nel corso di migliaia di anni. Le civiltà che si sono succedute nella regione hanno spesso rimosso o spostato alcune pietre, contribuendo a plasmare l’aspetto che oggi possiamo ammirare.

Questa continua trasformazione rende più difficile ricostruire con certezza la funzione originale di Stonehenge, che potrebbe essere stata differente a seconda delle fasi storiche: da luogo sacro per riti di fertilità, a osservatorio astronomico, fino a necropoli o centro di guarigione. L’assenza di documenti scritti dell’epoca preistorica aggiunge un ulteriore livello di complessità, alimentando un alone di mistero che perdura ancora oggi.

Il fascino di Stonehenge risiede proprio in questa sua capacità di evocare un passato remoto, enigmatico e ricco di significati simbolici, che continua a stimolare l’interesse di archeologi, storici e appassionati di tutto il mondo.

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