Ha piovuto o è piovuto? Dietro un dubbio apparentemente semplice si nasconde una regola meno scontata di quanto sembri.
Capita spesso, anche a chi padroneggia bene l’italiano, di fermarsi un istante prima di parlare o scrivere e chiedersi quale sia la forma corretta: ha piovuto oppure è piovuto? Il dubbio non è banale e non nasce per caso. Il verbo piovere, infatti, ha un comportamento particolare che mette alla prova anche i parlanti più attenti. La risposta non è netta, ma proprio per questo è interessante: entrambe le forme sono corrette, purché usate nel contesto giusto. Ed è qui che entrano in gioco le spiegazioni dei linguisti.
Il verbo “piovere” e le sue particolarità grammaticali
Dal punto di vista grammaticale, piovere è un verbo difettivo e impersonale: nella lingua comune lo utilizziamo quasi esclusivamente alla terza persona singolare per indicare un fenomeno atmosferico. Dire “oggi piove” o “ieri pioveva” è naturale e non crea alcun problema. Le difficoltà emergono quando si passa ai tempi composti, come il passato prossimo.
A differenza di molti altri verbi impersonali, piovere può costruire il passato prossimo sia con avere sia con essere. Questa doppia possibilità è riconosciuta dalle grammatiche e dai principali dizionari della lingua italiana.
Quando il verbo indica esclusivamente la caduta della pioggia, senza sfumature ulteriori, le due forme sono perfettamente intercambiabili. Frasi come: “Durante la notte ha piovuto a lungo” o “Durante la notte è piovuto senza sosta”, sono entrambe corrette e non presentano differenze di significato. La scelta può dipendere dallo stile personale, dal registro linguistico o persino da abitudini regionali. L’uso dell’ausiliare avere è frequente anche per analogia con altri verbi meteorologici, come ha grandinato o ha tuonato. L’ausiliare essere, invece, richiama una tradizione più antica, legata ai verbi che esprimono eventi o mutamenti.

Il verbo “piovere” e le sue particolarità grammaticali – misteriditalia.it
La situazione cambia nettamente quando piovere viene usato in senso figurato. In questi casi il verbo non è più impersonale e l’unico ausiliare corretto è essere. Espressioni come: “Sono piovuti auguri da ogni parte” “Mi sono piovute addosso critiche” “È piovuto a casa mia all’improvviso”, mostrano chiaramente che piovere assume il significato di “arrivare in gran quantità” o “giungere all’improvviso”. Qui l’uso di avere sarebbe scorretto e non ammesso dalla norma.
Esiste anche un impiego meno noto di piovere, documentato nella lingua letteraria antica: l’uso transitivo, in cui qualcuno “fa piovere” qualcosa. In questi rari casi, attestati soprattutto nella poesia, l’ausiliare è necessariamente avere. Si tratta però di esempi arcaici, lontani dall’italiano contemporaneo e confinati alla tradizione letteraria.
Si dice "ha piovuto" o "è piovuto"? La spiegazione (definitiva) degli esperti - misteriditalia.it












