Cultura

Sei sicuro di saperla? Si scrive Nonostante o Non ostante?

si scrive nonostante o non ostanteSei sicuro di saperla? Si scrive Nonostante o Non ostante? - misteriditalia.it

Nonostante o non ostante: entrambe corrette, ma non sempre intercambiabili. Ecco cosa dice davvero la grammatica italiana.

Ci sono parole che entrano nel nostro linguaggio quotidiano in modo così naturale da farci dimenticare che, dietro, esistono regole precise. Le scriviamo senza pensarci troppo, convinti che esista una sola forma corretta. Poi, all’improvviso, nasce il dubbio: sto scrivendo bene o sto commettendo un errore che non avevo mai notato prima?

È esattamente ciò che accade con una delle espressioni più usate della lingua italiana. Una parola apparentemente semplice, ma che in realtà apre la porta a una sfumatura grammaticale interessante e spesso sottovalutata.

Nonostante o non ostante: cosa è davvero corretto

La risposta sorprende molti: sono corrette entrambe le forme, sia nonostante sia non ostante. Tuttavia, non sono perfettamente equivalenti e non si usano sempre nello stesso modo. La forma di gran lunga più comune, quella che troviamo nei testi scritti, nei giornali e nel linguaggio quotidiano, è nonostante, scritta in un’unica parola.

Questa versione è definita univerbata ed è entrata stabilmente nell’uso moderno della lingua italiana. Viene percepita come una preposizione o una congiunzione a tutti gli effetti e introduce un’idea di contrasto o concessione: qualcosa accade malgrado un ostacolo, una difficoltà o una condizione contraria.

Nel tempo, la lingua tende a semplificare. La forma nonostante nasce infatti dall’unione di non e ostanti, participio presente del verbo ostare (“opporsi”, “costituire un impedimento”). Con il passare dei secoli, questa costruzione è diventata una parola unica, più fluida e immediata.

si scrive nonostante o non ostante

Nonostante o non ostante: cosa è davvero corretto – misteriditalia.it

Oggi nonostante è la scelta naturale nella maggior parte dei contesti, sia nel parlato sia nello scritto. È quella che suona più spontanea, quella che non attira l’attenzione e che viene percepita come pienamente neutra e corretta.

La forma separata non ostante non è sbagliata, ma è molto meno frequente e ha un uso più limitato. Tende a comparire soprattutto in testi letterari, giuridici o in contesti particolarmente formali, dove si vuole mantenere un legame più evidente con l’origine verbale dell’espressione. In questi casi, ostanti conserva maggiormente il suo valore di participio, riferendosi a qualcosa che “si oppone”. Proprio per questo motivo, la forma disgiunta può risultare più pesante o artificiosa nel linguaggio moderno e viene spesso evitata nella scrittura comune.

Se l’obiettivo è scrivere in modo chiaro, naturale e attuale, la risposta è semplice: scegli sempre “nonostante”. È la forma più usata, più riconoscibile e perfettamente accettata in ogni contesto, dalla conversazione informale ai testi più curati. Usare non ostante non è un errore, ma richiede consapevolezza e un contesto adeguato. In caso contrario, rischia di sembrare una scelta forzata o inutilmente complessa.

Change privacy settings
×