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Se vivete un amore proibito, questa poesia di Marcel Proust fa al caso vostro: da leggere subito

poesia marcel proust lasciate piangere il cuoreSe vivete un amore proibito, questa poesia di Marcel Proust fa al caso vostro: da leggere subito - misteriditalia.it

Scritta nel 1895, “Lasciate piangere il mio cuore” rivela un Marcel Proust intimo e vulnerabile, alle prese con un amore impossibile.

Alla fine dell’Ottocento, molto prima di diventare uno dei pilastri della letteratura del Novecento, Marcel Proust affidò alla poesia un sentimento che non poteva trovare spazio nella vita pubblica. “Lasciate piangere il mio cuore”, composta nel 1895, è un testo breve e intenso che racconta la fragilità di un amore costretto alla discrezione, segnato dal peso delle convenzioni sociali e dal timore del giudizio. È una poesia che parla sottovoce, ma che continua a risuonare per la sua capacità di dare forma a emozioni universali.

Il giovane Proust, allora poco più che ventenne, non era ancora l’autore della monumentale Alla ricerca del tempo perduto. Era un uomo sensibile, immerso negli ambienti culturali parigini, che sperimentava la scrittura poetica come spazio di libertà interiore. In quei versi si riflette il legame con il musicista Reynaldo Hahn, una relazione intensa e complessa, destinata a trasformarsi nel tempo in una lunga amicizia. Un amore che, per ragioni storiche e sociali, non poteva essere vissuto apertamente.

La poesia come rifugio dell’amore nascosto

“Lasciate piangere il mio cuore” mette in scena un dialogo intimo tra l’io poetico e la persona amata. Il linguaggio è delicato, fatto di immagini naturali e corporee: le mani, il respiro, la notte che scende come un velo protettivo. L’amore non è mai dichiarato in modo esplicito, ma attraversa ogni verso come una presenza costante, trattenuta, quasi implorata.

Il cuore che piange tra “mani refrattarie” suggerisce una distanza, una rinuncia necessaria. Non c’è dramma urlato, ma una malinconia composta, tipica di un sentimento che deve adattarsi al silenzio. La notte diventa il tempo privilegiato dell’incontro, lo spazio in cui il desiderio può accendersi senza essere visto. Di giorno, invece, resta il peso di un mondo che “schernisce” e “nuoce”.

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La poesia come rifugio dell’amore nascosto – @les_necroromantiques
fonte instagram – misteriditalia.it

In questo senso, la poesia supera il dato biografico. Pur nascendo da una relazione concreta, diventa il simbolo di tutti gli amori costretti a nascondersi: non solo quelli omosessuali in un’epoca ostile, ma ogni legame che, per ragioni sociali, familiari o culturali, non può essere vissuto alla luce del sole. Proust coglie con precisione la tensione tra il bisogno di protezione e il desiderio, tra la tenerezza e la consapevolezza del limite.

Per chi conosce Proust soprattutto come romanziere, questa poesia può apparire sorprendente. Eppure, tra questi versi si intravedono già alcuni tratti che diventeranno centrali nella sua opera: l’attenzione alle emozioni più sottili, il rapporto conflittuale tra individuo e società, la consapevolezza che ciò che è più autentico spesso trova spazio solo nella dimensione interiore.

“Lasciate piangere il mio cuore” resta così una testimonianza preziosa. Non solo di un amore giovanile, ma di un’epoca e delle sue contraddizioni. Una poesia che invita a riconoscere, con discrezione e rispetto, la dignità di ogni sentimento, anche quando è costretto a vivere nell’ombra.

Lasciate piangere il mio cuore – Marcel Proust

Lasciate piangere il mio cuore tra le vostre mani refrattarie,
il cielo scolorito fa appassire lentamente
il fiore dei vostri occhi chiari che quietamente
abbassa sul mio cuore le sue corolle affascinate.

Che le vostre ginocchia mi siano pacifico giaciglio,
vestito dei vostri sguardi avrò caldo per la notte
e, sorvegliante magico, il vostro afflato terrà lontano
tutto ciò che insudicia e ciò che schernisce e ciò che nuoce.

Il porto e i campi sono neri; dopo il giorno beffardo
la consolante notte viene intrisa di lacrime
e permeando di dolcezza la nebbia dispersa
i fuochi del desiderio di te si accendono nel mio cuore.

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