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Questa poesia di Erri De Luca è la più bella che leggerai oggi: è un inno all’amore vero

Erri De LucaQuesta poesia di Erri De Luca è un vero e proprio inno all'amore - Misteriditalia.it / Credits: Instagram @Erridl

Un vero inno all’amore, questa poesia dello scrittore e poeta Erri De Luca descrive la magia che si crea in una coppia.

La poesia di Erri De Luca continua a incantare e a offrire profonde riflessioni sul tema dell’amore, mettendo in luce una visione originale e intensa di questa esperienza universale.

Conosciuto per la sua capacità di unire linguaggio semplice a significati complessi, De Luca con il suo componimento “Quando saremo due” propone un concetto di amore che trascende la mera somma di due individui, trasformandosi in un’entità nuova e indivisibile.

L’amore come fusione e complementarità

In “Quando saremo due”, Erri De Luca celebra l’amore inteso come un processo di fusione. La coppia è descritta come un’unità che non si limita ad aggiungere due singoli, ma crea una nuova totalità, capace di trasformare l’essenza stessa di chi la vive. Nel testo, il “due” non è metà di qualcosa, ma un’entità autonoma che rifiuta l’idea tradizionale di divisione.

L’autore utilizza con maestria un parallelo con elementi della natura che esistono solo in rapporto reciproco: la veglia e il sonno, il dolce e il salato, il giorno e la notte. Questi opposti non si annullano a vicenda, ma si completano, dando vita a un’armonia dinamica. Questo concetto si riflette perfettamente nella poesia, dove la complementarità diventa la chiave per intendere la relazione amorosa.

Quando saremo due saremo veglia e sonno
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l’uguale di nessuno
e l’unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l’universo
diventerà diverso.

Erri De Luca

“Quando saremo due”, una bellissima poesia del maestro Erri De Luca – Misteriditalia.it / Credits: Instagram @Erridl

Un punto cruciale nel pensiero di De Luca è la rottura della solitudine attraverso l’amore. Egli afferma che “due non è il doppio ma il contrario di uno”, sottolineando l’idea che l’amore non è un moltiplicarsi sterile, bensì un legame forte e indivisibile. Nel componimento, l’amore si configura come un’alleanza solida, un “filo doppio” che resiste alle tensioni e che rende i due protagonisti un’unica forza. Questa visione si allinea con la riflessione esistenziale dell’autore, che più volte ha evidenziato l’importanza dell’incontro con l’altro come superamento della propria condizione isolata.

L’amore, quindi, non è una perdita dell’individualità ma una sua trasformazione in qualcosa di più grande. L’ultima parte della poesia introduce un’immagine di portata cosmica, suggerendo che l’unione amorosa non modifica solo le persone coinvolte, ma “cambia nome” all’universo stesso, rendendolo “diverso”. Questa rappresentazione sottolinea la potenza rivoluzionaria dell’amore, capace di alterare la percezione del mondo e di generare una nuova realtà.

Dal punto di vista stilistico, De Luca fa ampio uso di una ripetizione anaforica con la formula “Quando saremo due”, che scandisce il ritmo della poesia e guida il lettore attraverso la progressione del pensiero. Inoltre, impiega paragoni concreti, utilizzando immagini quotidiane come il dente di latte, i piedi, gli occhi e i reni, per rendere tangibile e corporea l’idea di complementarità.

Interessante è anche il gioco linguistico sul prefisso “di-”, presente in parole come “dividere” e “diverso”. Per De Luca, questo prefisso non indica separazione ma cambiamento e novità, un concetto che ribalta la tradizionale percezione della divisione, trasformandola in una chiave di lettura positiva e creativa dell’amore.

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