Cultura

“Ascolta come mi batte forte il cuore”, chi ha scritto questi versi è tra le poetesse più immortali della storia: se li leggi resti senza difese

Wisława Szymborska"Ascolta come mi batte forte il cuore", poesia di Wisława Szymborska - Misteriditalia.it

Una poesia d’amore che scava nel profondo, fino a far crollare qualsiasi difesa: sono versi immortali di una grande poetessa.

La poesia Ascolta come mi batte forte il cuore di Wisława Szymborska si conferma come un capolavoro intramontabile della letteratura contemporanea, capace di attraversare decenni senza perdere il suo potere evocativo e filosofico.

La voce di una delle poetesse più celebrate del Novecento continua a risuonare potente, offrendo una riflessione profonda sulla fragilità e la straordinarietà della vita umana.

Il Caso e la Contingenza come Forze Fondamentali

Poteva accadere.

Doveva accadere.

È accaduto prima. Dopo.

Più vicino. Più lontano.

È accaduto non a te.

Ti sei salvato perché eri il primo.

Ti sei salvato perché eri l’ultimo.

Perché da solo. Perché la gente.

Perché a sinistra. Perché a destra.

Perché la pioggia. Perché un’ombra.

Perché splendeva il sole.

Per fortuna là c’era un bosco.

Per fortuna non c’erano alberi.

Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,

un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.

Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.

In seguito a, poiché, eppure, malgrado.

Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,

a un passo, a un pelo

da una coincidenza.

Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?

La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.

Ascolta

come mi batte forte il tuo cuore.

L’opera di Szymborska è permeata da un senso di incertezza e casualità che domina ogni evento esistenziale. In Ascolta come mi batte forte il cuore, la poetessa elenca una serie di dettagli apparentemente insignificanti – «perché a sinistra, perché a destra, perché la pioggia, perché un’ombra» – che, nel loro concatenarsi, hanno determinato la sopravvivenza del soggetto. Non si tratta di un disegno divino o di un destino segnato, ma di una catena imprevedibile di coincidenze. Questa visione mette in luce la precarietà dell’esistenza, in cui un millimetro o un secondo possono fare la differenza tra la vita e la morte.

Wisława Szymborska

Una poesia indimenticabile di Wisława Szymborska – Misteriditalia.it

La casualità, così, non è una semplice casualità, ma una forza che plasma il destino senza logica apparente. Attraverso l’uso di ripetizioni incisive come «Poteva accadere. Doveva accadere. È accaduto…», Szymborska imprime un ritmo incalzante al testo, che riproduce la molteplicità e l’imprevedibilità degli eventi che segnano il nostro cammino. Il tono della poesia è pervaso da un senso di stupore e gratitudine: la sopravvivenza è descritta come un miracolo, un evento quasi incomprensibile.

La metafora della rete con un buco esattamente nel punto giusto – «La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì?» – sottolinea quanto la vita possa sfuggire a ogni previsione e controllo. Questa immagine potente rende palpabile la precarietà e l’unicità di ogni singolo momento vissuto. In un’epoca in cui la scienza e la tecnologia cercano di spiegare e prevedere ogni aspetto dell’esistenza umana, la poesia di Szymborska ci riporta alla dimensione simbolica e corporea della vita: il cuore che batte diventa l’emblema stesso della continuità dell’esistenza, un segno tangibile che la vita persiste nonostante tutto.

Dal punto di vista stilistico, la poetessa utilizza una paratassi di frasi brevi e frammentate, giustapposte senza spiegazioni, che riflettono perfettamente la natura caotica e imprevedibile del destino. I contrasti presenti nel testo – come «Per fortuna là c’era un bosco. / Per fortuna non c’erano alberi.» – evidenziano la contraddittorietà della fortuna, segno che il caso non segue alcuna logica razionale. Le domande retoriche, come «Dunque ci sei?», assumono un ruolo centrale nel testo: attraverso esse, Szymborska si rivolge direttamente al sopravvissuto, manifestando uno stupore profondo per la sua stessa esistenza.

Questo dialogo implicito mette in risalto quanto la vita sia un fragile equilibrio, un evento straordinario che sfida ogni aspettativa. Negli ultimi anni, l’opera di Wisława Szymborska ha ricevuto nuove attenzioni anche nel panorama accademico internazionale, con studi che approfondiscono il rapporto tra casualità e identità nell’esperienza umana. La sua poesia, pur mantenendo una semplicità apparente, si conferma come un testo di grande attualità, capace di stimolare riflessioni profonde anche in un mondo sempre più dominato dall’incertezza.

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