L’Escala del Cabirol a Capo Caccia è una spettacolare scalinata sul mare con oltre 600 gradini e panorami unici sulla costa nord-occidentale della Sardegna.
Sulla punta nord-occidentale della Sardegna, a pochi chilometri da Alghero, il promontorio di Capo Caccia disegna una delle scogliere più imponenti del Mediterraneo. È qui che si trova l’Escala del Cabirol, una lunga scalinata scavata nella roccia calcarea e sospesa su un vuoto che scende diretto verso il mare. Il percorso, realizzato negli anni Cinquanta, rimane ancora oggi uno dei luoghi più affascinanti per chi visita la zona: non soltanto per la sua forma, ma per il modo in cui accompagna il viaggiatore dentro un paesaggio verticale, mutevole a ogni tornante.
Un percorso fra roccia, mare e storia locale
L’Escala del Cabirol prende il nome dalla lingua catalana, ancora presente ad Alghero grazie all’eredità della dominazione spagnola. “Cabirol” indica un’antica specie di capriolo che un tempo viveva nei dintorni e che oggi non popola più queste scogliere. Il toponimo è uno dei molti che testimoniano l’intreccio tra natura e cultura nella regione.
La scalinata conta poco più di 600 gradini: il numero esatto varia a seconda delle fonti, probabilmente per via delle piccole modifiche subite nel tempo e delle interpretazioni personali di chi li ha percorsi. Ciò che colpisce davvero non è la cifra, ma il tracciato che, curva dopo curva, offre scorci improvvisi sull’acqua, sulla falesia e sul profilo dell’orizzonte. Le giornate limpide rivelano sfumature quasi iridescenti: dal blu intenso che avvolge la base della scogliera al turchese che si apre nelle insenature più riparate.

Un percorso fra roccia, mare e storia locale – misteriditalia.it – fonte instagram @franci.ace
L’Escala del Cabirol è anche l’unico percorso via terra che conduce all’ingresso delle celebri Grotte di Nettuno, una vasta cavità carsica raggiungibile tradizionalmente dal mare. Il sentiero permette di osservare il promontorio da un punto di vista privilegiato, seguendo il movimento della parete rocciosa fino alla piattaforma che introduce alla grotta. La visita interna è gestita con accesso regolamentato, ma la discesa in sé rappresenta già un’esperienza completa: la combinazione tra vento, luce e rumore delle onde crea un senso di immersione totale nel paesaggio.
Affrontare la scalinata non è complicato, ma richiede un minimo di preparazione. La discesa è agevolata da corrimano e tratti ben tenuti, mentre la risalita può risultare impegnativa nelle ore più calde. È un itinerario che invita a prendersi il proprio tempo. A fermarsi quando serve e a osservare con calma la relazione continua tra roccia e mare. L’esperienza, proprio per questo, assume una dimensione quasi meditativa: ogni gradino diventa un modo per leggere il territorio e la sua storia geologica.
Il sentiero spettacolare con 600 gradini a strapiombo sul mare: il panorama ti toglierà il fiato - misteriditalia.it - fonte instagram @andrecanil












