News

Roman e Anna Novak, chi erano i coniugi russi uccisi e fatti a pezzi

Chi erano i coniugi fatti a pezziChi erano i coniugi fatti a pezzi

È ancora sotto choc la comunità internazionale per il tragico destino di Roman Novak e sua moglie Anna, una coppia russa di origini e residenti a Dubai, brutalmente assassinata e fatta a pezzi all’inizio di novembre negli Emirati Arabi Uniti.

I due coniugi, uniti da quasi vent’anni di matrimonio, erano stati rapiti da un gruppo criminale che aveva richiesto un riscatto, mai versato, e sono stati poi ritrovati senza vita nel deserto.

Il dramma dei coniugi Novak: dalle origini a Dubai

Roman Novak, nato a San Pietroburgo nel 1987, e Anna Eroshenko avevano costruito una famiglia con due figli di 10 e 13 anni. La coppia era molto attiva sui social, mostrando un’immagine di affetto e complicità. Novak definiva la moglie come la sua “co-pilota preferita in ogni viaggio” e spesso condivideva momenti felici, come i ricordi di viaggi a Roma o le giornate trascorse in spiaggia e a praticare sport come surf e yoga. Dopo aver scontato una pena per frode nel settore delle criptovalute in Russia, Novak si era trasferito a Dubai nel 2023. Qui avrebbe continuato a progettare nuove iniziative nel campo delle criptovalute, tra cui la piattaforma Fintopio, promettendo di semplificare i trasferimenti internazionali di token digitali. Tuttavia, secondo le ultime indagini, il progetto si sarebbe rivelato un’ulteriore truffa, con danni stimati in circa mezzo miliardo di dollari e vittime sparse in diversi Paesi.

Le indagini e gli arresti: l’ombra dei veterani e il traffico di droga

Le autorità russe e degli Emirati Arabi Uniti hanno proceduto all’arresto di sette persone ritenute colpevoli dell’omicidio dei Novak. Tra loro figurano Konstantin Shakht, un ex investigatore coinvolto nel traffico di droga, e due veterani della guerra russo-ucraina, Yuri Sharypov e Vladimir Dalekin. Ulteriori cinque individui potrebbero essere implicati a vario titolo.

Secondo le ricostruzioni investigative, la coppia era stata attirata in una trappola nella zona di Hatta sotto il pretesto di incontri con potenziali investitori. Dopo essere stati abbandonati dal loro autista e saliti su un altro veicolo, sono stati portati in una villa presa in affitto dai rapitori, dove sono stati sequestrati, torturati e ricattati. I criminali avevano chiesto l’accesso ai wallet digitali di Novak, presumibilmente collegati a fondi sottratti in precedenti frodi. Con ogni probabilità, trovando i portafogli vuoti, hanno deciso di uccidere la coppia e smembrare i corpi, lasciandoli poi nel deserto.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Roman Novak (@t0r)

La doppia vita di Roman Novak: da truffatore condannato a uomo di successo sui social

Roman Novak era stato condannato nel 2020 dal Tribunale distrettuale di Mosca a sei anni di reclusione per una frode legata alle criptovalute, dopo aver ingannato numerosi investitori con progetti fittizi. Rilasciato anticipatamente nel 2023, aveva pubblicato il primo post social dall’isola di Bali, con un’immagine di un “ufficio con vista” che simboleggiava la sua nuova vita.

Da allora, Novak aveva costruito un’immagine di successo, pubblicando foto di viaggi di lusso e una vita familiare apparentemente serena, ma dietro questa facciata si celava un’attività illecita che lo aveva esposto a gravi rischi. L’ultimo post su Instagram, datato pochi giorni prima del rapimento, mostrava il montaggio di un’auto sportiva d’epoca nella sua abitazione, con la didascalia: “Passo dopo passo, i sogni si stanno avverando”.

Le difficoltà finanziarie e i debiti legati ai riscatto chiesti dai rapitori sembrano aver portato a questo tragico epilogo, che ha lasciato senza genitori due bambini ora affidati ai parenti. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio di questa vicenda complessa e dolorosa.

Change privacy settings
×