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Il 24% degli omicidi in Italia resta irrisolto: cresce il mistero dietro i “delitti senza colpevole”

Casi irrisolti in ItaliaIl mistero dei casi irrisolti in Italia

Nell’analisi delle dinamiche criminali degli ultimi anni in Italia, emerge un quadro complesso riguardo alla risoluzione degli omicidi. Secondo dati aggiornati e confronti storici, permane una quota significativa di delitti che rimangono senza colpevole, sebbene si registri un miglioramento rispetto al passato.

In particolare, alcune tipologie di reato, come gli omicidi di matrice mafiosa, continuano a rappresentare una sfida notevole per le forze dell’ordine.

La percentuale di casi irrisolti e l’evoluzione negli ultimi anni

Nel 2019, ultimo anno di cui si dispone di dati completi dall’Istat, il 23,9% degli omicidi non ha trovato un colpevole nell’anno di riferimento. Questa percentuale, pur consistente, mostra un miglioramento rispetto al 2012, quando il 40% dei casi era rimasto irrisolto. In termini assoluti, si è passati da oltre 150 assassini non identificati nel 2012 a circa 70 nel 2019.

Va però sottolineato che la risoluzione di un omicidio può avvenire anche negli anni successivi al fatto, grazie a indagini più approfondite e all’evoluzione tecnologica. Per esempio, per il 2019 risultavano 44 autori di omicidio non identificati su 315 delitti, pari al 14%, una percentuale inferiore rispetto ai dati riferiti esclusivamente all’anno di accadimento. Questo indica che molti colpevoli vengono identificati con il tempo.

L'Italia e i casi irrisolti, i dati

L’Italia e i casi irrisolti, i dati

Le sfide degli omicidi di mafia

I delitti di mafia rappresentano una categoria particolarmente complessa da risolvere, poiché sono spesso eseguiti da professionisti del crimine che operano in contesti molto pianificati e protetti. Nel 2019, solo nel 21,4% dei casi di omicidi mafiosi è stato possibile individuare il responsabile entro l’anno, mentre nel 2012 questa percentuale era ancora più bassa, appena il 3,8%.

Questa difficoltà è legata alla natura stessa di tali reati, che mirano a mantenere il silenzio e la complicità, oltre a sfruttare metodi che ostacolano l’attività investigativa. Tuttavia, il miglioramento tecnologico e investigativo ha permesso un progresso, anche se rimane un ambito dove la lotta alla criminalità organizzata richiede risorse e strategie specifiche.

Incremento delle capacità investigative e ruolo delle tecnologie

Nel complesso, la risoluzione dei reati è migliorata grazie a un aumento delle capacità investigative, supportate dall’introduzione di tecnologie avanzate. L’impiego di sistemi di videosorveglianza, come telecamere installate in abitazioni private e spazi pubblici, ha rappresentato un elemento chiave nel miglioramento delle indagini.

Questi strumenti hanno consentito di identificare gli autori di tentati omicidi in quasi l’87% dei casi, percentuale molto più alta rispetto a quella degli omicidi consumati. La differenza tra i due tipi di reato può essere attribuita anche alla natura stessa del tentato omicidio, spesso verificatosi in contesti con testimoni o prove più dirette.

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