Da secoli affascinano, inquietano e dividono gli studiosi: i cerchi nel grano continuano a comparire misteriosamente nei campi di mezzo mondo, lasciando dietro di sé interrogativi che sfidano logica e immaginazione. Ma qual è la loro vera origine e come si è evoluto questo enigmatico fenomeno?
I cerchi nel grano o crop circles, come vengono chiamati a livello internazionale, rappresentano uno dei fenomeni più affascinanti e discussi dell’epoca contemporanea. Geometrie perfette, spirali, simboli complessi, a volte di dimensioni impressionanti, che compaiono all’improvviso nei campi coltivati durante la notte. La loro apparizione suscita da decenni interrogativi, speculazioni e leggende che oscillano tra arte, natura e ipotesi extraterrestri. Ma qual è la vera storia dei cerchi nel grano? Da dove nasce il mito? E come si è evoluto fino a raggiungere le forme spettacolari che conosciamo oggi?
Sebbene molti considerino i cerchi nel grano un fenomeno nato nel Novecento, alcune testimonianze storiche sembrano suggerire che episodi simili siano stati osservati anche in tempi più antichi. Uno dei documenti più citati è un pamphlet inglese del 1678, noto come The Mowing Devil (“Il Diavolo Mietitore”). Nel testo si descrive un campo di avena trovato al mattino con strane forme appiattite, attribuite a un intervento sovrannaturale. Sebbene non si possa parlare di cerchi nel senso moderno, il riferimento è spesso considerato la prima allusione a un fenomeno simile.

The Moving Devil del 1678 – Misteriditalia.it
In varie tradizioni rurali europee, inoltre, esistono miti che parlano di spiriti dei campi, fate o creature soprannaturali che avrebbero danzato sull’erba lasciando cerchi o tracce tondeggianti. È probabile che tali racconti abbiano contribuito nel tempo alla nascita del fascino popolare per queste formazioni.
L’era moderna dei crop circles: gli anni ’70 e ’80
Il fenomeno moderno dei cerchi nel grano nasce in Inghilterra negli anni ’70, in particolare nelle contee di Wiltshire e Hampshire. I primi cerchi documentati erano semplici: forme tonde di diametro contenuto, create dall’appiattimento uniforme del grano. Con il tempo la loro frequenza aumentò, attirando l’interesse di ufologi, fotografi e studiosi del mistero.
Fu negli anni ’80, però, che i crop circles iniziarono a trasformarsi in vere e proprie composizioni artistiche. La complessità delle forme crebbe rapidamente: non più solo cerchi isolati, ma veri mandala, strutture geometriche collocate in pattern coordinati.
Proprio in questo periodo nacque l’idea, molto diffusa, che i cerchi fossero creati da intelligenze non terrestri. Il fatto che comparissero quasi sempre durante la notte, senza testimoni, e che le forme risultassero di una precisione sorprendente alimentò le teorie più estreme. Le colline attorno ad Avebury e Stonehenge – luoghi già carichi di simbolismo – divennero il cuore pulsante del fenomeno.
Il caso Doug e Dave: scherzo o rivelazione?
Nel 1991 due inglesi, Doug Bower e Dave Chorley, dichiararono pubblicamente di essere gli autori di centinaia di cerchi realizzati dal 1978 in poi, usando semplici assi di legno, corde e un cappello come guida per la direzione. La loro confessione ottenne grande risonanza mediatica, perché dimostrava come fosse possibile creare forme perfette in poco tempo e senza attrezzature sofisticate.

Cerchio nel grano, il caso Doug e Dave – Misteriditalia.it
Molti ricercatori considerano oggi quella rivelazione come la “demistificazione” dei crop circles. Tuttavia, il fenomeno non si spense: anzi, negli anni successivi i cerchi divennero ancora più complessi, tanto da far dubitare che tutti potessero essere opera di semplici imitatori.
Alcuni appassionati sostengono che l’ammissione di Doug e Dave spieghi solo una parte dei casi, mentre altri ritengono che abbia generato un movimento artistico diffuso, trasformando i campi di grano in una sorta di gigantesca tela naturale.
Ipotesi scientifiche e spiegazioni naturali
La scienza ufficiale vede nei cerchi nel grano un fenomeno quasi interamente riconducibile all’azione umana. La tecnologia attuale – compresi droni, GPS e strumenti di misura laser – permette di realizzare figure estremamente precise in poche ore. Inoltre, diversi gruppi di “circle makers” considerano la creazione di questi disegni come una forma d’arte notturna, che unisce geometria, performance e land art.
Esistono tuttavia alcune spiegazioni alternative che non prevedono l’intervento deliberato dell’uomo. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che determinati pattern possano formarsi a causa di: vortici di vento in condizioni particolari, interazioni elettromagnetiche del suolo o anche comportamenti collettivi di animali. Tuttavia nessuna di queste ipotesi è stata confermata in modo convincente per le formazioni più complesse.
Oggi i cerchi nel grano sono un fenomeno globale, con segnalazioni diffuse in Europa, Nord America e Australia. In molti casi si tratta di opere artistiche che richiedono preparazione, ingegno e spirito di squadra. In altri, rimangono episodi inspiegabili, capaci di alimentare teorie e discussioni infinite.
La loro vera forza, forse, sta proprio qui: nel loro potere evocativo. I cerchi nel grano sono diventati un simbolo del mistero contemporaneo, un ponte tra scienza e immaginazione, tra la precisione della geometria e la magia dell’ignoto.
Che siano arte, messaggi o semplici giochi, continueranno probabilmente a sorprendere e affascinare ancora per molti anni. E ogni nuova apparizione aggiungerà un tassello a una storia che, come i campi al mattino, sembra sempre pronta a rinnovarsi.
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