Il più grande furto d’arte della storia: nel 1990, a Boston, negli Stati Uniti, 13 opere inestimabili furono rubate.
Sono trascorsi oltre trentacinque anni dal furto d’arte più clamoroso e ingente della storia, avvenuto all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston il 18 marzo 1990.
In quella notte, tredici opere d’arte di inestimabile valore sparirono misteriosamente, lasciando dietro di sé solo cornici vuote e un alone di mistero che perdura ancora oggi. Nonostante le numerose indagini, nessun dipinto è stato recuperato e nessun colpevole è stato assicurato alla giustizia, rendendo il caso uno dei più celebri cold case del mondo dell’arte.
Il colpo incredibile e le opere trafugate
Nelle prime ore del 18 marzo 1990, due uomini travestiti da agenti di polizia riuscirono a introdursi nel museo di Boston, immobilizzando le guardie di sicurezza. Dopo oltre un’ora di attività, fuggirono con un bottino composto da tredici capolavori, tra cui spiccano opere di Johannes Vermeer e Rembrandt van Rijn. Tra questi, il celebre «Il concerto» (1662-64), uno dei soli 37 dipinti noti di Vermeer, e «Cristo nella tempesta sul mare di Galilea» (1633), unico paesaggio marino noto di Rembrandt, rappresentano due dei pezzi più preziosi mai rubati.
Curiosamente, i ladri non toccarono il «Ratto di Europa» di Tiziano, allora considerato il più prezioso del museo. Questa scelta alimenta ancora oggi numerose teorie sul motivo del furto e sul possibile destino delle opere trafugate. Le ipotesi sul nascondiglio dei dipinti spaziano tra località come Filadelfia, l’Irlanda e la Corsica, senza che alcuna pista concreta abbia portato a risultati. Il valore delle opere rubate è e rimane un enigma. Isabella Stewart Gardner, fondatrice del museo e collezionista di altissimo livello, impose nel suo testamento l’inalienabilità delle opere e la loro esposizione secondo precise disposizioni. Questo rende impossibile una valutazione di mercato nel senso tradizionale e impedisce la compravendita delle stesse.
Secondo stime recenti, il valore complessivo del bottino potrebbe superare il miliardo di dollari. Nel 2000, un agente dell’FBI stimò il valore attorno ai 500 milioni, cifra che a causa dell’inflazione e del boom del mercato dell’arte è oggi considerata sottostimata. Otto Naumann, ex vicepresidente senior di Sotheby’s, suggerì che solo il «Concerto» di Vermeer potrebbe valere almeno 500 milioni di dollari, mentre l’intera collezione rubata supererebbe ampiamente tale somma. Il celebre agente FBI Robert Wittman, esperto nel recupero di opere d’arte, ha confermato che valutazioni di questa portata non sono affatto sorprendenti, considerando anche esempi recenti come il «Salvator Mundi» attribuito a Leonardo da Vinci, venduto per oltre 450 milioni di dollari.

Isabella Stewart Gardner Museum di Boston – Misteriditalia.it / Credits: Instagram @Lacittaimmaginaria
Una delle questioni più delicate riguarda lo stato di conservazione delle opere sequestrate. Durante il furto, cinque dipinti furono asportati con lame, danneggiando le tele e costringendo probabilmente a trasportarle arrotolate, con conseguenti rischi di deterioramento. Wittman ha raccontato di casi simili in cui opere rubate sono state recuperate decenni dopo in condizioni pessime.
Tuttavia, rimane una speranza per il recupero e la conservazione almeno di alcune opere. Il museo continua a offrire una ricompensa di 10 milioni di dollari per informazioni che conducano alla restituzione dei quadri. Nathaniel Silver, direttore associato e curatore capo del Gardner Museum, sottolinea l’importanza inestimabile di questi dipinti per la comunità e l’eredità culturale, ribadendo l’appello al pubblico per qualsiasi notizia utile al recupero.
Per commemorare il 35° anniversario del furto, il museo ha allestito un’installazione sonora temporanea nella Sala Olandese, luogo da cui furono trafugate sei delle opere. L’artista Skooby Laposky ha creato un’esperienza immersiva che evoca i suoni del Mare di Galilea, riproducendo l’atmosfera del dipinto «Cristo nella tempesta sul Mare di Galilea» e richiamando l’attenzione sull’importanza e la perdita culturale causata da questo furto senza precedenti.
Il furto del Museo Gardner di Boston: cosa accadde davvero - Misteriditalia.it 












