Curiosità

Ora solare, l’allarme degli esperti: il cambio dell’ora sconvolge il corpo e fa ammalare

Questa consuetudine, che risale a decenni fa, continua a suscitare dibattiti e proposte di revisione, soprattutto per le sue implicazioniIl ritorno dell’ora solare e le polemiche sul cambio dell’ora(www.misteriditalia.it)

Come ogni anno, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre l’Europa si prepara a tornare all’ora solare.

Questa consuetudine, che risale a decenni fa, continua a suscitare dibattiti e proposte di revisione, soprattutto per le sue implicazioni pratiche e sanitarie. Anche nel 2025, il premier spagnolo Pedro Sánchez si è espresso a favore di una definitiva abolizione del cambio semestrale dell’ora, definendolo un meccanismo superato e poco sensato.

L’entrata in vigore dell’ora solare 2025 avverrà nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, con il consueto spostamento delle lancette di un’ora indietro. Questo significa un’ora in più di sonno per molti, ma anche giornate che si accorciano sensibilmente, con un impatto sul ritmo quotidiano di milioni di cittadini europei.

Nonostante la tradizione, l’Unione Europea continua a discutere sull’opportunità di abolire il cambio tra ora legale e ora solare, mantenendo un orario fisso tutto l’anno. La proposta, portata avanti dalla Commissione europea sin dal 2018, è ancora in attesa di una decisione definitiva da parte degli Stati membri, che devono trovare un accordo coordinato.

Una portavoce della Commissione ha recentemente ribadito che, pur non essendosi registrati progressi concreti dal 2019, l’istituzione è pronta a sostenere qualsiasi decisione in merito. Nel frattempo, ha scherzato sulla possibilità di godersi quest’anno un’ora di sonno in più, prima di eventuali cambiamenti futuri.

Pedro Sánchez e la posizione della Spagna sull’abolizione del cambio dell’ora

Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez, in carica dal 2018 e figura centrale della politica iberica, ha espresso più volte la sua contrarietà al sistema attuale del cambio dell’ora. Nel 2025, Sánchez ha definito questa pratica «priva di senso», sottolineando come il doppio spostamento annuale delle lancette non risponda più alle esigenze moderne della società e possa generare disagi a livello sanitario.

Pedro Sánchez, economista e docente universitario, è anche segretario generale del Partito Socialista Operaio Spagnolo e ha guidato la Spagna in un periodo di importanti sfide politiche interne ed esterne. La sua posizione sull’ora solare si inserisce in un più ampio contesto di riforme volte a modernizzare il Paese e migliorare il benessere dei cittadini.

La Commissione europea ha riconosciuto questi problemi e ha avviato alcune ricerche per approfondire gli effetti del cambio dell’ora. T

La Commissione Europea e le implicazioni per la salute (www.misteriditalia.it)

Il dibattito europeo sull’abolizione del cambio dell’ora non riguarda solo aspetti tecnici o economici ma ha anche forti implicazioni per la salute pubblica. Numerosi studi hanno evidenziato come il passaggio dall’ora legale all’ora solare e viceversa possa influire negativamente su ritmi circadiani, qualità del sonno, umore e concentrazione, con conseguenti rischi per la sicurezza e la produttività.

La Commissione europea ha riconosciuto questi problemi e ha avviato alcune ricerche per approfondire gli effetti del cambio dell’ora. Tuttavia, la decisione finale spetta agli Stati membri, che devono raggiungere un consenso per evitare confusione e disallineamenti tra Paesi vicini.

Le prospettive europee sull’abolizione del cambio dell’ora

Dal 2018 la Commissione europea ha proposto di abolire il sistema del cambio dell’ora due volte l’anno, ma finora la mancata unanimità tra gli Stati membri ha bloccato ogni decisione concreta. Nel 2025, il tema rimane aperto e di grande attualità, con la possibilità che nel prossimo futuro si possa adottare un unico fuso orario per tutto l’anno.

Se questa proposta dovesse essere approvata, l’ora solare potrebbe diventare definitiva oppure essere sostituita dall’ora legale stabile, a seconda delle scelte nazionali. Il vantaggio sarebbe quello di eliminare i disagi legati agli spostamenti delle lancette e di armonizzare gli orari tra gli Stati vicini.

L’Europa si trova quindi a un bivio, tra tradizione e innovazione, con la salute pubblica e l’efficienza economica come principali fattori da considerare. Il dibattito continuerà nei prossimi mesi, mentre milioni di cittadini si preparano a vivere ancora una volta il passaggio all’ora solare nella notte del 26 ottobre.

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