Curiosità

Le curiosità sul borgo fantasma che torna a vivere ogni Natale: è la Pompei del Novecento

scopri il borgo che sembra pompei : apice vecchiaIl borgo fantasma che torna a vivere ogni Natale: è la Pompei del Novecento - misteriditalia.it

Un borgo fantasma della Campania, sospeso nel tempo, si risveglia ogni Natale: tra rovine, luci e antiche suggestioni.

Nel cuore della Campania esiste un luogo dove il tempo sembra essersi arreso. È Apice Vecchia, piccolo borgo a pochi chilometri da Benevento, spesso definito la “Pompei del Novecento” per l’aspetto immobile delle sue strade e per le vicende drammatiche che ne hanno determinato l’abbandono. Le scosse del 1962 prima e del 1980 poi costrinsero quasi tutti gli abitanti a lasciare le proprie case, trasformando quella che era una comunità viva in un paese sospeso, segnato da un silenzio denso e rispettoso.

Chi arriva oggi in questo frammento di valle sannita incontra piazze svuotate, botteghe rimaste intatte con le insegne degli anni Sessanta e abitazioni che conservano ancora oggetti quotidiani dimenticati nel ritmo concitato dello sgombero. Un museo a cielo aperto non per scelta, ma per necessità, che negli anni ha continuato ad attirare curiosi e viaggiatori interessati a comprenderne la storia.

Quando il Castello dell’Ettore riaccende il borgo

Nonostante la sua natura di paese fantasma, Apice Vecchia conosce ogni anno un momento di rinascita singolare. È il periodo natalizio, quando il Castello dell’Ettore — la fortezza che domina l’intera area si illumina e restituisce al borgo una vitalità inaspettata. Dal mese di novembre fino ai giorni che precedono il Natale, le sue sale, i cortili e le torri ospitano un articolato percorso di mercatini tematici e iniziative culturali che portano qui centinaia di visitatori.

Il castello, rimasto in piedi nonostante i terremoti, diventa una sorta di cuore pulsante della comunità. All’interno si alternano scenografie che richiamano fiabe e immaginari popolari, laboratori artigianali, esposizioni di prodotti locali e piccoli spettacoli. L’atmosfera non punta al sensazionalismo, ma alla riscoperta lenta di un luogo che conserva memoria e fragilità, e che proprio attraverso la tradizione natalizia trova un modo per raccontarsi.

scopri il borgo che sembra pompei : apice vecchia

Quando il Castello dell’Ettore riaccende il borgo – misteriditalia.it – @castellodellettore

La presenza della “Casa di Santa Claus” all’interno della torre principale aggiunge un elemento simbolico: il castello, per un breve periodo, smette di essere solo un testimone silenzioso per accogliere famiglie, bambini e residenti della zona, creando una continuità affettiva tra passato e presente. Le rievocazioni storiche curate dalle associazioni locali contribuiscono a completare il quadro, restituendo un frammento di vita medievale in un contesto già intriso di storia.

La forza di Apice Vecchia, oggi, non sta soltanto nelle sue rovine. Il borgo rappresenta un esempio di come le comunità riescano a mantenere vivo un legame con i luoghi originari, anche quando gli eventi naturali li hanno resi fragili e in parte inaccessibili. Le manifestazioni natalizie non cancellano il passato né intendono trasformare il paese in una meta turistica patinata. Piuttosto, offrono l’occasione di avvicinarsi con rispetto a una storia complessa, fatta di abbandono ma anche di resilienza.

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