Il mondo del calcio italiano è in lutto per la scomparsa di Giorgio Vesce, figura simbolo della passione sportiva isolana e esempio di dedizione e sacrificio.
La notizia ha colpito profondamente gli appassionati, soprattutto sull’isola d’Ischia, dove il suo nome continua a essere pronunciato con affetto e rispetto. Vesce, scomparso a 69 anni lo scorso ottobre, lascia un’eredità fatta di impegno e cuore, incarnando il modello del calciatore che, pur lontano dai riflettori, ha saputo conquistare tutti per la sua autenticità.
Giorgio Vesce, una carriera intensa e un legame profondo con Ischia
Nato il 5 ottobre 1956, Giorgio Vesce ha iniziato la sua avventura nel calcio nelle giovanili della Lazio, squadra dove ha mostrato fin da subito un carattere deciso e una forte personalità. Dopo una fase di crescita al Sorrento, dove ha affinato la sua tecnica e imparato il valore della responsabilità, Vesce ha trovato la sua dimensione più autentica con la maglia dell’Ischia Isolaverde.
Le tre stagioni trascorse sull’isola non sono state solo un periodo sportivo, ma un vero e proprio capitolo di entusiasmo e identità per la squadra e la comunità locale. Sotto la guida del presidente Cantone, del direttore sportivo Scotti e del tecnico Abbandonato, Vesce ha dato il meglio di sé, diventando un pilastro difensivo e un modello di tenacia. Il suo ruolo di difensore e mediano lo ha visto protagonista di un calcio fatto di corsa, grinta e rispetto in campo, qualità che hanno conquistato il cuore dei tifosi ischitani.

Addio al grande campione del calcio
Un simbolo di spirito combattivo e umiltà
L’aspetto più ammirato di Vesce non era solo la sua solidità tecnica, ma il suo spirito di sacrificio e la capacità di affrontare ogni partita con la stessa intensità e determinazione. Era un calciatore che non cercava la ribalta personale, ma dava tutto per la squadra e la maglia, incarnando quello che oggi si definisce un vero combattente. Cuore e polmoni, così veniva descritto da chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare.
Il rispetto che guadagnava in campo era anche il riflesso di un uomo semplice e onesto, la cui presenza ha contribuito a rendere il calcio uno sport ancora più vicino alla gente. La sua figura, pur appartenente a un’epoca meno mediatica, è rimasta nel cuore di chi ama il calcio vero, quello fatto di passione e dedizione.
La comunità di Ischia e tutto il calcio italiano lo ricordano con affetto, consapevoli che il valore di un uomo e di un atleta si misura anche nell’impatto umano e nell’eredità morale che lascia. L’addio a Giorgio Vesce è un momento di dolore, ma anche di riconoscenza verso un uomo che ha saputo rappresentare al meglio lo spirito del calcio popolare italiano.
Lutto colpisce il mondo del calcio










