La bellissima casa di Milo Infante, il dettaglio chic ed elegante: dove vive il conduttore di Ore 14

Figlio d’arte, rigore cronistico e una casa milanese dallo stile sobrio: il profilo completo di uno dei volti più credibili della televisione italiana.

Milo Infante è uno di quei giornalisti televisivi che hanno conquistato il pubblico senza mai scendere a compromessi con lo stile o con l’etica. Nato a Milano nel 1968, è figlio di Massimo Infante, noto critico d’arte e giornalista, figura che ha sicuramente influenzato la sua visione del mestiere. Fin da giovane, Milo respira cultura, dibattito e cronaca, costruendosi una propria identità professionale fatta di rigore, chiarezza e rispetto.

Nel corso degli anni, è riuscito a modellare uno stile sobrio ma incisivo, portando in televisione un giornalismo di inchiesta che tiene sempre conto delle persone coinvolte nei fatti. Un approccio che lo ha reso autorevole, senza mai essere distante.

Carriera giornalistica e televisiva: dal cartaceo alla Rai

Il primo contatto con il mondo dell’informazione avviene nelle redazioni giornalistiche tradizionali, dove Infante matura i fondamenti del mestiere: verifica delle fonti, equilibrio narrativo, responsabilità verso il pubblico. È in quegli anni che sviluppa una sensibilità particolare per la cronaca giudiziaria e per i casi che toccano corde profonde nell’opinione pubblica.

Il passaggio alla televisione avviene nel contesto delle emittenti private lombarde, dove sperimenta diversi ruoli: dalla conduzione alla redazione, fino alla direzione editoriale. L’esperienza accumulata lo porta, nei primi anni Duemila, a entrare in Rai, ottenendo la conduzione de L’Italia sul 2, programma che rappresenta il suo vero salto di qualità. In quel contesto si afferma come volto credibile e professionale, capace di trattare temi delicati senza spettacolarizzarli.

Una casa riservata, luminosa e coerente con il suo stile (Fonte IG @miloinfante_official ) – misteriditalia.it

Dal 2020, Infante è al timone di Ore 14, il programma di Rai 2 che lo ha consacrato definitivamente. In onda nel primo pomeriggio, la trasmissione si occupa di fatti di cronaca, inchieste e casi ancora irrisolti, con un taglio che privilegia la sobrietà e la centralità delle vittime, evitando le derive sensazionalistiche di altri format. Il successo del programma è certificato da ascolti in crescita costante, ma soprattutto da una fedeltà del pubblico che apprezza lo stile asciutto, diretto e rispettoso.

Il linguaggio usato da Infante, sempre comprensibile ma mai banale, lo distingue nel panorama televisivo italiano, spesso affollato da toni urlati o da conduzioni troppo personalistiche. Lui resta al centro, ma senza mai essere protagonista: lascia spazio ai fatti, alle testimonianze, agli esperti. Un equilibrio che oggi sembra sempre più raro.

Una casa riservata, luminosa e coerente con il suo stile

Milo Infante, pur essendo un volto noto del piccolo schermo, mantiene un profilo personale molto riservato. La sua casa a Milano compare raramente sui social, ma quei pochi scorci condivisi rivelano molto del suo stile di vita: luminosità, essenzialità e attenzione al dettaglio.

L’appartamento appare moderno ed elegante, dominato da toni chiari e da una forte presenza della luce naturale. Il terrazzo, affacciato sulla zona pranzo, è adornato da numerose piante, che ammorbidiscono l’ambiente e creano una connessione con l’esterno. Nel salotto, spicca un arredo total white: pareti attrezzate che uniscono funzionalità (con il televisore e una libreria capiente) a un senso di ordine quasi geometrico.

Il divano bianco in pelle, il pavimento chiaro, una cucina luminosa e qualche pezzo d’antiquariato – come un secretaire o una libreria antica – danno vita a un’atmosfera sobria ma mai fredda. Ogni elemento sembra riflettere il suo gusto equilibrato, senza eccessi né ostentazioni.

Anche qui, come nel suo lavoro, Infante dimostra di saper scegliere: ogni oggetto ha una funzione, ogni spazio è pensato per essere abitato con naturalezza, non per stupire. La casa diventa così una proiezione della sua professionalità, una conferma ulteriore del suo modo di stare nel mondo: con sobrietà, cura e rigore.