In Italia ogni anno migliaia di diagnosi oncologiche: prevenzione, corretta informazione e ricerca scientifica sono fondamentali per migliorare sopravvivenza e qualità di vita.
Ogni anno in Italia migliaia di persone si interrogano sulla differenza tra cancro e tumore, due termini spesso utilizzati impropriamente come sinonimi. La distinzione è però fondamentale per comprendere l’evoluzione delle malattie oncologiche e le strategie di prevenzione e cura. Alla luce delle ultime ricerche e dati aggiornati dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, approfondiamo cosa differenzia queste due condizioni e quali sono le nuove prospettive per diagnosi e trattamento.
Tumore e cancro: definizioni e differenze sostanziali
Secondo l’AIRC, il termine tumore indica una proliferazione cellulare anomala che può rimanere localizzata o evolvere in metastasi, mentre il cancro si riferisce esclusivamente a un tumore maligno capace di produrre metastasi. In altre parole, ogni cancro è un tumore, ma non tutti i tumori sono cancri. Il tumore rappresenta la “malattia primitiva”, caratterizzata da mutazioni genetiche all’interno delle cellule che portano a una crescita incontrollata, mentre il cancro è uno stadio successivo di questa patologia, in cui le cellule si diffondono ad altre parti del corpo.
Questa distinzione si traduce in differenze cliniche rilevanti: i tumori benigni crescono lentamente e non si diffondono, non minacciando la vita se diagnosticati in tempo; i tumori maligni, invece, possono invadere tessuti circostanti e generare metastasi, rendendo necessarie terapie più aggressive.

Che differenza c’è? – Misteriditalia.it
Per facilitare la comprensione, i tumori si suddividono in tre categorie principali:
- Tumore benigno: caratterizzato da crescita lenta e assenza di diffusione metastatica;
- Tumore maligno: cellule che si moltiplicano rapidamente e possono invadere altri organi;
- Tumore precanceroso: stadio complesso, con cellule alterate che possono evolvere in cancro.
Il cancro può essere ulteriormente classificato in base al tessuto di origine delle cellule malate:
- Carcinoma: deriva dalle cellule epiteliali che rivestono gli organi;
- Sarcoma: origina da ossa o tessuti molli, come muscoli e grasso;
- Linfoma e Mieloma: coinvolgono il sistema immunitario, rispettivamente il sistema linfatico e le plasmacellule;
- Leucemia: riguarda il sangue e il midollo osseo;
- Tumori del sistema nervoso centrale: colpiscono cervello e midollo spinale, con vari gradi di malignità.
Nel 2020 in Italia sono stati diagnosticati circa 370.000 nuovi casi di tumore, con un lieve aumento nelle donne. Le forme più frequenti sono il carcinoma della mammella, il tumore del colon-retto, il polmone, la prostata e la vescica. Grazie ai programmi di screening, come quelli per il tumore del colon-retto, si è registrato un calo del 20% nelle diagnosi rispetto al 2013, migliorando la prognosi complessiva.
I dati dell’OCSE confermano che l’Italia si colloca sopra la media europea per quanto riguarda la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore: il 90% per il cancro alla prostata (media UE 87%), l’86% per il tumore al seno (83% UE), il 64% per il cancro al colon (60% UE) e il 16% per il tumore al polmone (15% UE).
Cancro e tumore: la differenza - Misteriditalia.it











