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Samuel little: il serial killer che odiava le donne. Perché tanto rancore?

Samuel little: il serial killer che odiava le donne. Perché tanto rancore? -misteriditalia.it

Samuel Little, riconosciuto come il serial killer più prolifico nella storia degli Stati Uniti, suscita un forte interesse, soprattutto grazie a nuove testimonianze.

La recente docuserie A confronto con un serial killer riporta alla luce la storia di un uomo che ha confessato oltre novanta omicidi, ma che per anni è rimasto quasi indisturbato, in parte a causa delle stigmatizzazioni sociali delle sue vittime.

Figlio di una prostituta e cresciuto dalla nonna, Little ha trascorso gran parte della sua giovinezza tra riformatori e carceri, con un curriculum criminale che include aggressioni, stupri, tentati omicidi e rapimenti. 

Samuel little: il serial killer che odiava le donne. Perché tanto rancore?

Le vittime di Little erano prevalentemente donne marginalizzate: prostitute, tossicodipendenti, o soggetti coinvolti in attività criminali minori. È stata la giornalista e scrittrice Jillian Lauren, autrice della docuserie, a riaccendere i riflettori su questo caso. Lauren, sopravvissuta a un tentativo di omicidio e con un passato segnato dalla dipendenza da eroina, ha potuto comprendere profondamente il vissuto delle vittime, restituendo loro finalmente dignità e voce.

Samuel little: dove vedere la docuserie

Samuel little: il serial killer che odiava le donne. Perché tanto rancore?-misteriditalia.it

La docuserie si focalizza non solo sul criminale, ma soprattutto sulle vittime, cercando di restituire loro un’identità al di là della loro condizione sociale. Tra le testimonianze più toccanti ci sono quelle di Laurie Barros e Tonya Jackson, due donne che riuscirono a salvarsi miracolosamente dagli attacchi di Little.

Laurie, nel 1984, fu aggredita e abbandonata in una discarica, convinto dall’assassino di averla uccisa, mentre Tonya sopravvisse grazie all’intervento tempestivo della polizia durante un tentativo di strangolamento. Nonostante le loro dichiarazioni, Little era riuscito a eludere la giustizia per lungo tempo.

Jillian Lauren ha raccontato come il rapporto con Samuel Little sia stato costruito con grande pazienza e attenzione: «Non ho usato trucchi mentali, ma mi sono concentrata sulle omissioni nei suoi racconti, cercando di colmare i vuoti e guadagnare la sua fiducia». La calma glaciale con cui Little descriveva i suoi crimini, spesso con dettagli raccapriccianti e un evidente disprezzo per le vittime, emerge nelle registrazioni della serie, creando un’atmosfera inquietante e dolorosa.

Little, morto in carcere a 80 anni il 30 dicembre 2023, confessò i dettagli di molti omicidi mai risolti, rivelando un desiderio morboso di possedere e strangolare le donne. La sua figura incarna il lato più oscuro della criminalità seriale. La giornalista ha spiegato come affrontare per mesi la mente di uno psicopatico abbia rappresentato una sfida emotiva intensa, ma anche un percorso di guarigione personale dal proprio trauma.

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