Rapine incredibili che sono entrate nella storia: come nei film e bottini monstre, prima del Louvre ci sono stati 10 grandi colpi.
Nel panorama globale dei furti spettacolari, alcune rapine hanno lasciato un segno indelebile per la loro audacia, precisione e valore economico.
Nel corso degli ultimi decenni, le cronache internazionali hanno registrato colpi che sembrano usciti da un film, con bottini da miliardi di dollari e modalità di esecuzione che hanno sfidato ogni aspettativa. Oggi ripercorriamo le dieci rapine più incredibili della storia, raccontando dettagli, protagonisti e conseguenze di eventi che hanno fatto la storia del crimine organizzato.
Le rapine più clamorose nel mondo dei diamanti e dei gioielli
Tra i furti più spettacolari figurano quelli ai danni di gioiellerie e depositi di diamanti, che spesso si sono risolti in veri e propri assalti da film. Nel 2008, a Parigi, l’Harry Winston Diamonds è stato depredato da una banda di cinque uomini che, travestiti con parrucche e abiti, hanno mostrato una conoscenza sorprendente del negozio e del suo personale. Con un bottino stimato in 120,5 milioni di dollari, questa rapina è passata alla storia come uno dei più grandi furti di gioielli. Il capo della banda, Douadi Yahiaoui, dopo la cattura, è stato condannato a 15 anni di reclusione.
Due anni prima, nel 2003, ad Anversa il furto al Antwerp Diamond Centre ha fruttato ai ladri circa 100 milioni di dollari in diamanti sfusi, oro e gioielli preziosi. Leonardo Nortarbarlolo, capo della banda, aveva affittato un ufficio sopra il centro per garantirsi un accesso continuato. Nonostante il tentativo di cancellare ogni prova, un dettaglio insignificante come un sandwich abbandonato ha permesso la sua condanna a 10 anni di carcere. Il bottino, invece, non è mai stato recuperato.
Nel 2005, all’Aeroporto Schiphol di Amsterdam, due malviventi travestiti da impiegati della compagnia aerea olandese hanno intercettato un camion carico di diamanti, riuscendo a sottrarre 172,4 milioni di dollari. Nonostante le indagini, i due ladri non sono mai stati catturati, e il colpo rimane uno dei più audaci e irrisolti del settore.
Altri furti storici coinvolgono istituti bancari e musei di fama mondiale. Nel 1972, la banda guidata da Amil Dinsio colpì la United California Bank a Laguna Nigel, California, portando via un bottino equivalente oggi a 172 milioni di dollari. Sebbene il colpo fosse stato eseguito con precisione, un errore precedente in Ohio permise alle autorità di collegare i due crimini e identificare i responsabili. Dinsio, catturato, scrisse poi un libro intitolato Inside the Vault per raccontare l’operazione.
Nel luglio 1987, un colpo al deposito di sicurezza di Knightsbridge a Londra vide protagonista Valerio Viccei, ladro esperto con alle spalle decine di rapine a mano armata. Entrati sotto falso nome, i malviventi sequestrarono la guardia e chiusero il deposito con un cartello ingannevole. Un’impronta digitale insanguinata permise alle autorità di risalire a Viccei, che fu condannato a 22 anni.
Nel gennaio 1976, la rapina alla British Bank of the Middle East a Beirut si configurò come una delle più grandi azioni terroristiche del Medio Oriente, orchestrata sotto la guida di Yasser Arafat e realizzata grazie anche all’aiuto di fabbri esperti. La complessa operazione durò due giorni e coinvolse un gruppo numeroso, portando via un bottino di 25 milioni di sterline in oro, denaro e gioielli.

Le 10 più grandi rapine di sempre: colpi da film – Misteriditalia.it
Nel 1990, il Boston Museum subì un furto artistico di proporzioni incredibili. Malviventi travestiti da agenti di polizia portarono via 13 opere d’arte per un valore superiore a 500 milioni di dollari. Ancora oggi, molte di queste opere risultano irreperibili, nonostante le indagini e le ricompense offerte dall’FBI.
I colpi più grandi e misteriosi: dalla Banca d’Inghilterra alla rapina più grande della storia
Nel maggio 1990, la rapina al tesoro della Bank of England a Londra si concluse con l’uccisione dell’autista John Goddard durante il furto di buoni del tesoro e certificati di deposito. Keith Cheeseman fu condannato, ma si ritiene che la mente fosse Patrick Thomas, truffatore londinese. Solo due certificati non furono mai recuperati grazie all’azione combinata di polizia e FBI.
Al primo posto tra i furti più imponenti si colloca quello alla Banca Centrale dell’Iraq nel marzo 2003, alla vigilia dell’invasione della Coalizione. Saddam Hussein inviò suo figlio Qusay a ritirare tutto il denaro disponibile, ottenendo circa un miliardo di dollari in contanti trasportati con tre camion. Sebbene circa 650 milioni siano stati ritrovati nascosti in uno degli edifici del regime, oltre un terzo del bottino non è mai stato recuperato, e il caso resta un mistero ancora oggi.
Queste rapine, oltre a raccontare storie di audacia e ingegno criminale, evidenziano anche le difficoltà investigative e la complessità nel recupero di beni di enorme valore. La combinazione di pianificazione meticolosa, coraggio e, talvolta, di errori fatali, ha dato vita a episodi che continuano a catturare l’immaginazione di appassionati e studiosi del crimine internazionale.
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