Se hai il cuore debole è meglio evitare di visitare la nuova attrazione horror di Torino: è davvero spaventosa, ma sta ottenendo un grande successo.
La cronaca nera offre sempre spunti interessanti che alimentano polemiche, ma soprattutto vivacizzano i salotti televisivi. In continua ascesa l’attenzione rivolta ai vari crimini del momento: la particolare attrazione che suscita una determinato caso di un omicidio o più delitti efferati è davvero molta e questo invita a fare diverse riflessioni. Del resto conoscere la natura di un presunto serial killer o di chi è stato condannato per reati contro la persona, è qualcosa di appassionante, che spinge anche a riflettere sui limiti umani.
Valutazioni che portano a rivolgere queste analisi anche verso noi stessi, interrogandoci sulla propria inconsapevole capacità di far del male al prossimo. Ognuno ha il suo lato oscuro, che per ragioni non sempre palesi ad un certo punto può emergere, sopraffare la razionalità e far compiere gesti violenti, delittuosi e incomprensibili. Sarà anche per queste ragioni che i casi di cronaca nera alimentano diversi settori: dal cinema all’editoria, i racconti sui serial killer sono all’ordine del giorno.
Di conseguenza se non si è appassionati del genere, è meglio non entrare in questo particolare museo realizzato a Torino: il secondo in Italia dopo quello di Firenze. Un luogo che ha suscitato l’immediata attenzione degli addetti ai lavori e di tutto coloro, e sono molti, che hanno un particolare interesse per i più violenti delitti criminali commessi di tutti i tempi. E’ una vera attrazione horror che fa tremare e che cambierà la visione di diverse cose.
Il Serial Killer Museum, il museo interamente dedicato ai serial killer
Lo scorso ottobre è stato aperto a Torino Il Serial Killer Museum, un museo interamente dedicato ai serial killer della storia. Giancarlo De Angeli, noto doppiatore, ha prestato la voce al racconto dei più efferati criminali e ne ha rivelato dettagli e retroscena. Nella galleria sono presenti non solo audio e video, e estratti di giornali che ripercorrono la storia dei vari serial killer, ma anche oggetti spaventosi come riproduzioni di cera e installazioni.

Torino museo horror foto ig@serielkillermuseum-serial killer
Nel museo sono narrati ben 10 casi di cronaca nera: da Ed Gein, il mostro che a quanto pare ha ispirato la realizzazione della figura cinematografica di Hannibal Lecter, a Charles Manson, a Jeffrey Dahmer. Ci sono anche casi di donne: Aileen Wuornos e Erzsébet Báthory, di origine ungherese ribattezzata dalla stampa “contessa sanguinaria”.
Infine non mancano i casi italiani: tra questi il mostro di Firenze e Donato Bilancia che ha ucciso 17 persone. E ancor Franco Fuschi, apparentemente un semplice contadino che di notte vestiva i panni di un violento cecchino. Nella galleria è anche presente uno spazio dedicato a Cesare Lombroso, noto studioso che visse tra la fine del 1800 e i primi del 1900: Lombroso è considerato il “padre” della criminologia moderna, diede vita agli studi sull’antropologia criminale.
Il museo horror a Torino-Misteriditalia.it






