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Massacro del Circeo, due mesi fa la laurea: cosa ha studiato in carcere Angelo Izzo

Laurea Angelo IzzoLa laurea di Angelo Izzo - (misteriditalia.it)

A cinquant’anni dal Circeo, la laurea in carcere di Angelo Izzo, uno dei personaggi più controversi della storia italiana

Nel contesto della cronaca nera italiana, a cinquant’anni dal massacro del Circeo e a venti dal tragico evento di Ferrazzano, emerge una vicenda che riaccende il dibattito su giustizia e risocializzazione. Uno dei protagonisti di quei delitti efferati ha recentemente raggiunto un importante traguardo accademico, suscitando reazioni contrastanti nella società e nel mondo delle vittime.

Il massacro del Circeo rappresenta infatti una ferita ancora aperta nella memoria collettiva italiana. L’evento fu un punto di svolta nella coscienza pubblica, portando alla luce la dimensione strutturale della violenza maschile contro le donne, e fu accompagnato da una mobilitazione femminista senza precedenti.

Angelo Izzo: dal massacro alla laurea

Angelo Izzo, noto come “Mostro del Circeo”, è stato uno dei responsabili del massacro del Circeo, avvenuto tra il 29 e il 30 settembre 1975 a San Felice Circeo, in provincia di Latina. Izzo, insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira, aveva attirato con l’inganno due giovani donne, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, per poi sottoporle a una terribile violenza durata oltre trentasei ore. Rosaria Lopez perse la vita, mentre Donatella Colasanti riuscì a salvarsi fingendosi morta.

Massacro del Circeo

L’inquietante massacro del Circeo foto: Facebook @Stefania Ascari – (misteriditalia.it)

Vent’anni dopo, Izzo è stato anche ritenuto responsabile dell’omicidio di due donne a Ferrazzano, in Molise, nel 2005. Nel corso della sua lunga detenzione, che include due condanne all’ergastolo, ha intrapreso un percorso di studi che lo ha portato a discutere la tesi di laurea in Giurisprudenza dal titolo Il lato oscuro dell’illuminismo giuridico, ottenendo un punteggio di 92 su 110. La discussione si è svolta all’interno del carcere di Velletri, alla presenza di docenti dell’Università Roma Tre, fra cui il relatore Paolo Alvazzi Del Frate.

Questo evento ha suscitato un acceso dibattito pubblico. Rolando Iorio, avvocato di Izzo da oltre quindici anni, ha sottolineato come la laurea rappresenti per il detenuto un segno di risocializzazione e riscatto personale, affermando di essere convinto che Izzo, al termine di questo percorso, abbia potuto comprendere meglio gli enormi errori commessi.

Il massacro del Circeo fu compiuto da giovani provenienti da famiglie agiate di Roma, iscritti a movimenti neofascisti, che combinarono ideologia politica, violenza e criminalità comune. Angelo Izzo, figlio di una famiglia borghese del quartiere Trieste-Salario, era uno studente di medicina con una precoce affiliazione all’estrema destra, come evidenziato dalle indagini successive. La sua carriera criminale iniziò con violenze sessuali e rapine, culminando nel massacro del Circeo.

Le violenze inflitte alle due giovani donne furono particolarmente efferate: dopo lo stupro, furono sottoposte a torture e sevizie protratte per più di un giorno. Rosaria Lopez fu infine uccisa per soffocamento nella vasca da bagno, mentre Donatella Colasanti fu abbandonata creduta morta ma riuscì a salvarsi fingendo di essere deceduta. La sua testimonianza fu fondamentale per le indagini e il processo che portò alla condanna degli imputati.

Il massacro del Circeo ha avuto un impatto profondo sulla società italiana, contribuendo a far emergere il tema della violenza sessuale nella sfera pubblica e a stimolare la nascita dei primi centri antiviolenza. Le associazioni femministe, insieme a personalità come l’avvocata Tina Lagostena Bassi, che rappresentò Donatella Colasanti in tribunale, hanno svolto un ruolo cruciale nel portare avanti un messaggio di denuncia e cambiamento.

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