Il caso di Maria Kohler, giovane studentessa trovata strangolata nella sua stanza a Aschaffenburg, in Germania, nel 1984, torna a far parlare di sé grazie a sviluppi investigativi recenti. Dopo oltre quattro decenni, le autorità tedesche, con la collaborazione di Interpol e delle forze dell’ordine turche, hanno annunciato l’arresto di Nazmi Gezginci, un uomo di 66 anni, considerato il principale sospettato dell’omicidio. L’arresto, avvenuto in Turchia, segna un passo cruciale in un caso rimasto avvolto nel mistero per quasi quarant’anni.
L’assassino insospettabile
Le nuove indagini hanno beneficiato delle più moderne tecniche forensi. Un campione di DNA raccolto originariamente sulla scena del crimine ha mostrato una corrispondenza genetica con un parente del sospetto, mentre una cicatrice sotto l’occhio destro di Gezginci ha permesso alle autorità turche di confermare la sua identità, nonostante l’uomo vivesse sotto falsa identità. La collaborazione internazionale è stata determinante e l’intervento di programmi televisivi-investigativi nel 2025 ha contribuito a stimolare nuove segnalazioni da parte del pubblico, accelerando le operazioni di cattura.
Ancora ombre e misteri
Nonostante l’arresto, restano molte domande aperte. Il movente dell’omicidio non è ancora stato chiarito e l’intera catena delle prove che collegano direttamente Gezginci alla scena del crimine non è stata completamente resa pubblica. Resta inoltre da chiarire perché l’uomo sia riuscito a rimanere latitante per decenni, eludendo le indagini. La famiglia della vittima continua a cercare
Svolta nell'omicidio irrisolto






