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Leva obbligatoria, cosa è stato deciso: l’annuncio del Governo

Leva obbligatoriaL'annuncio sulla leva obbligatoria

Il governo tedesco ha annunciato un ambizioso piano per incrementare il numero di cittadini che prestano servizio nelle forze armate, senza però ripristinare immediatamente la leva obbligatoria.

L’iniziativa, che entrerà in vigore a partire da gennaio 2026, introduce nuovi obblighi per i giovani tedeschi, in particolare per i nati nel 2008, che raggiungeranno la maggiore età proprio l’anno prossimo.

Nuove misure per il servizio militare in Germania

Il progetto prevede che tutti i giovani maschi nati nel 2008 si registrino presso le autorità competenti e si sottopongano a una visita medica obbligatoria, atta a valutare le loro capacità fisiche e mentali. Inoltre, dovranno compilare un questionario online obbligatorio nel quale fornire informazioni dettagliate sulla salute, il livello di istruzione, la prontezza fisica e la loro disponibilità ad arruolarsi volontariamente nelle forze armate, qualora necessario.

Per quanto riguarda le giovani donne, la compilazione del questionario non sarà obbligatoria e non dovranno eseguire la visita medica. La Legge fondamentale tedesca prevede infatti che il servizio militare obbligatorio riguardi esclusivamente gli uomini, mentre le donne possono arruolarsi volontariamente dal 2001.

L’obiettivo principale di queste misure è fornire allo Stato un quadro completo e aggiornato delle potenzialità di difesa del paese, incrementando parallelamente il numero di arruolamenti volontari. Per incentivare la partecipazione, le reclute che sceglieranno il servizio militare volontario riceveranno un salario di 2.600 euro lordi mensili, un importo significativamente superiore rispetto ai 1.170 euro mensili corrisposti ai volontari italiani in ferma iniziale.

Contesto geopolitico e obiettivi di rafforzamento militare

Il piano si inserisce nel contesto di un rafforzamento generale delle capacità di difesa tedesche, avviato in seguito all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Da allora, la Germania ha intrapreso una serie di riforme e investimenti militari con l’intento di aumentare la prontezza e la capacità operativa delle proprie forze armate.

Il governo mira a incrementare il personale militare attivo dagli attuali 182.000 a 260.000 unità entro il 2035, mentre i riservisti dovrebbero passare da 60.000 a 200.000. Questo significativo aumento del personale militare sottolinea la volontà di Berlino di rafforzare il proprio ruolo nella sicurezza europea e nella NATO.

L'annuncio del Governo

L’annuncio del Governo

Aspetti politici e possibilità future della leva obbligatoria

Il piano è frutto di un accordo tra i principali partiti di governo: la CDU, di centrodestra e guidata dal cancelliere Friedrich Merz, e i Socialdemocratici (SPD), di centrosinistra, con l’influente ministro della Difesa Boris Pistorius tra i promotori della riforma. Sebbene non sia ancora stato formalmente approvato, è previsto che la legge venga varata entro la fine del 2025 senza particolari ostacoli.

Si tratta di una soluzione di compromesso: la CDU avrebbe voluto reintrodurre immediatamente la leva obbligatoria, mentre parte dell’SPD si è opposta, preferendo un approccio graduale. Il ministro della Difesa sarà inoltre tenuto a riferire al Bundestag ogni sei mesi sull’andamento degli arruolamenti; qualora i risultati non fossero soddisfacenti, il parlamento potrebbe valutare ulteriori misure, tra cui l’introduzione di una lotteria annuale per selezionare in modo casuale giovani uomini da obbligare al servizio militare.

La leva obbligatoria, sospesa nel 2011, potrebbe essere ripristinata con una semplice maggioranza parlamentare, senza necessità di modifiche costituzionali – che sarebbero invece richieste per estendere l’obbligo anche alle donne. Un recente sondaggio YouGov rileva che il 54% dei tedeschi è favorevole al ritorno della leva, con un forte divario generazionale: il consenso è alto tra gli over 70 (66%) e decisamente più basso tra i giovani tra i 18 e i 29 anni (35%).

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