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Chi erano davvero i Peaky Blinders? La storia segreta della banda più temuta d’Inghilterra

Peaky BlindersPeaky Blinders, la storia vera della banda inglese - Misteriditalia.it

La storia segreta della banda più temuta d’Inghilterra: non tutti sanno che i Peaky Blinders sono realmente esistiti.

Con l’annuncio di un film di Peaky Blinders, che dovrebbe arrivare su Netflix nel 2026, l’interesse per la leggendaria banda criminale di Birmingham è tornato prepotentemente alla ribalta, spingendo a fare chiarezza sulla reale storia dietro a una delle gang più temute d’Inghilterra nei primi decenni del XX secolo.

La serie creata da Steven Knight, pur ispirandosi a fatti storici, presenta personaggi e vicende ampiamente romanzati rispetto alla realtà documentata.

Le origini e il contesto sociale dei Peaky Blinders

La nascita dei Peaky Blinders è strettamente legata alle profonde disuguaglianze sociali ed economiche che caratterizzavano Birmingham all’alba del Novecento. Questa città industriale si trovava in una fase di grande fermento e tensione, con quartieri operai dove la povertà e la criminalità erano all’ordine del giorno. La banda si impose rapidamente grazie al controllo di attività illecite come il gioco d’azzardo, le scommesse truccate e le estorsioni. La loro supremazia durò per diversi anni, subendo un’interruzione solo tra il 1900 e il 1910, periodo in cui furono estromessi dalla rivale organizzazione dei Birmingham Boys. Tuttavia, i Peaky Blinders riuscirono a riaffermare il loro dominio, tanto che il termine “Peaky Blinders” divenne sinonimo di tutte le organizzazioni criminali che operavano nella città.

Una delle leggende più diffuse riguarda l’origine del nome Peaky Blinders. Secondo un racconto popolare, la banda cuciva lamette da barba nella visiera del cappello per usarle come arma. Questo mito è stato recentemente smentito dal documentario “The Real Peaky Blinders”, disponibile su Prime Video, con l’intervento dello storico Carl Chinn. La spiegazione più accreditata è che “Peaky” si riferisse al taglio di capelli, con la frangia che ricadeva sugli occhi, mentre “Blinder” indicava la visiera appuntita del cappello che copriva parte del volto. Un’altra interpretazione sottolinea l’eleganza del loro abbigliamento – composto da cappello con visiera, fazzoletto al collo, panciotto, giacca e pantaloni a zampa d’elefante – così raffinato da “abbagliare” chi li vedeva, da cui il termine inglese “to blind”.

Peaky Blinders

La vera storia dei Peaky Blinders – Misteriditalia.it

Il protagonista del telefilm, Thomas Shelby, interpretato da Cillian Murphy, è un personaggio di pura fantasia. Sebbene la sua figura sia ispirata a quella di Billy Kimber, uno dei veri leader della gang, Tommy Shelby non è mai esistito nella storia reale. Kimber, invece, è stato inserito nella narrazione e interpretato da Charlie Creed-Miles. Anche la famiglia italo-americana Changretta, presente nella quarta stagione della serie, è un’invenzione romanzata, sebbene si ispiri a diverse famiglie criminali italo-americane realmente attive in quegli anni.

Tra i personaggi storici realmente esistiti e rappresentati nella serie c’è Oswald Mosley, politico britannico nato nel 1869, noto per la sua svolta verso il fascismo inglese dopo una carriera militare e politica. La sua figura viene interpretata da Sam Claflin. Altro personaggio autentico è Darby Sabini (interpretato da Noah Taylor), uno degli esponenti della malavita italiana in Gran Bretagna. Non meno importante è la presenza di Alfie Solomons, capo di una gang ebraica ortodossa e appassionato di gioco d’azzardo, interpretato da Tom Hardy, che rappresenta anch’egli una figura storica, seppur con numerosi elementi romanzati nella serie.

Il successo di Peaky Blinders ha portato a un rinnovato interesse per la storia sociale e criminale di Birmingham, approfondendo le radici di una delle bande più famose e temute dell’Inghilterra industriale, tra mito e realtà.

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