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Ora l’Agenzia delle Entrate ha capito che tutti hanno sbagliato il 730: in arrivo la multa da quasi € 300

Come impugnare le sanzioni della Agenzia delle Entrate730, l’Agenzia delle Entrate ha capito che tutti hanno sbagliato: in arrivo la multa da quasi € 300 -misteriditalia.it

L’Agenzia delle Entrate ha richiamato l’attenzione sull’importanza di una compilazione accurata per evitare sanzioni.

Il Modello 730 rappresenta uno strumento molto apprezzato per la sua semplicità e rapidità nella dichiarazione dei redditi, soprattutto grazie alla disponibilità della versione precompilata dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, questa apparente facilità può nascondere insidie. Se si decide di effettuare modifiche manuali alle voci già presenti – come l’inserimento di spese sanitarie, detrazioni per familiari a carico, interessi passivi del mutuo o altre spese deducibili – il contribuente si assume la piena responsabilità della correttezza dei dati.

Errori materiali, omissioni o inserimenti non corretti possono comportare sanzioni amministrative. In particolare, la multa fissa per dichiarazioni incomplete o errate è di 258 euro. Se invece l’errore determina un’imposta inferiore a quella dovuta, le sanzioni possono aumentare sensibilmente, oscillando tra il 90% e il 240% della differenza di imposta non versata. Questo significa che un piccolo errore può trasformarsi in un conto molto salato per il contribuente.

Tra le voci più a rischio di modifiche errate figurano le spese sanitarie, le spese per l’istruzione, i contributi per colf e badanti, gli interessi passivi sui mutui prima casa e i bonus edilizi. Anche dati non corretti relativi al datore di lavoro o all’ente pensionistico possono provocare ritardi o problemi nell’erogazione di eventuali rimborsi fiscali.

Le possibilità di rettifica: come correggere gli errori

Fortunatamente, la normativa prevede diversi strumenti per correggere eventuali errori, purché si intervenga entro i termini stabiliti.

  • Modello 730 integrativo: può essere presentato entro il 25 ottobre 2025 per apportare modifiche che comportino un credito d’imposta maggiore o un minor debito. È utile per correggere errori o aggiungere informazioni mancanti senza incorrere nelle sanzioni più severe.
  • Modello 730 rettificativo: va utilizzato entro l’11 novembre 2025 qualora l’errore sia stato commesso da un CAF o da un professionista abilitato che ha presentato la dichiarazione. Questo modello consente di sanare la posizione senza rischiare penalità più gravi, sempre che l’intervento avvenga nei tempi indicati.
Modello 730, come contestare una multa

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Questi strumenti sono fondamentali per i contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione senza incorrere in pesanti sanzioni, purché rispettino le scadenze previste. Per prevenire errori e sanzioni, è consigliabile adottare alcune precauzioni nella fase di compilazione del Modello 730:

  • Verificare scrupolosamente ogni voce del modello prima di inviarlo, anche nel caso si utilizzi la dichiarazione precompilata, poiché modifiche errate o omissioni possono comportare multe.
  • Conservare con cura tutta la documentazione a supporto delle spese detratte o dedotte, come scontrini, ricevute, fatture e contratti. Questi documenti sono fondamentali in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
  • Quando si hanno dubbi o si devono effettuare modifiche sostanziali, è consigliabile affidarsi a un CAF o a un commercialista. Questi professionisti assumono la responsabilità della correttezza dei dati trasmessi e possono prevenire errori che porterebbero a sanzioni.
  • Aggiornare regolarmente i dati anagrafici e lavorativi con il proprio datore di lavoro o ente pensionistico per evitare incongruenze e ritardi nei rimborsi.
  • In caso di errori già trasmessi, intervenire tempestivamente entro le scadenze previste per poter utilizzare gli strumenti di rettifica.

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