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Paola e Rosalia scomparse nel nulla: il giallo delle Brunelle che ha sconvolto l’Italia

Il giallo delle Brunelle: chi è stato?Paola e Rosalia scomparse nel nulla: il giallo delle Brunelle che ha sconvolto l'Italia -misteriditalia.it

Paola Costantini e Rosalia Molin, note come le “Buranelle”, sparirono nel nulla in una sera d’autunno, lasciando dietro di sé una scia di interrogativi che ancora oggi non trovano risposta.

Il caso è stato recentemente riproposto nel programma televisivo “Detectives – Casi risolti e irrisolti”, con il contributo diretto di Patrizia Molin, sorella di Rosalia e nipote di Paola, che ha portato alla luce nuovi dettagli e ricostruzioni.

Era il 27 ottobre 1991 quando le due giovani, rispettivamente di 25 e 29 anni, decisero di trascorrere una serata al cinema di Treporti, isola situata nella laguna veneta.

Paola e Rosalia scomparse nel nulla: il giallo delle Brunelle che ha sconvolto l’Italia

Rosalia, reduce da una relazione tormentata con un uomo descritto come violento, il trentenne siciliano Nicola Alessandro, aveva iniziato a frequentare un nuovo ragazzo di Udine.

Sorelle Buranelle

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Quella sera, insieme a Paola e al fratello minore di Rosalia, Nicola Molin, si mossero dall’isola a bordo di una Fiat 126, vettura che si sarebbe rivelata protagonista di uno degli elementi più inquietanti della vicenda.

Al momento di riprendere la macchina, notarono che una ruota era stata manomessa. Proprio in quel frangente, apparve Nicola Alessandro, accompagnato da un amico, che propose alle due donne un passaggio.

Paola e Rosalia rifiutarono, ma il fratello di Rosalia accettò di andare con loro. Più tardi, intorno alle 19:45, le due ragazze presero un taxi diretto a Ca Savio, da quel momento di loro non si ebbero più notizie.

Quella stessa sera, il fratello incontrò nuovamente Alessandro, che aveva cambiato abito, dettaglio che alimentò i sospetti.

I primi mesi di investigazione non portarono a risultati concreti, se non al ritrovamento del portafoglio di Paola, recuperato da una rete da pesca.

L’ex fidanzato di Rosalia, Nicola Alessandro, divenne in seguito indagato per omicidio e occultamento di cadavere, ma sostenne di aver trascorso la serata in compagnia del fratello, un militare del reggimento Lagunari di Venezia.

Contro questa versione si schierò la testimonianza della proprietaria dell’edificio dove abitava Alessandro, la quale riferì di aver visto l’auto dell’amico di Nicola con Rosalia a bordo, accompagnata dallo stesso Alessandro e da Matteo Spinelli, anch’egli militare.

La donna raccontò di aver udito urla intorno alle 22:30 e di aver osservato Paola inseguita da Alessandro. Fu inoltre rinvenuto nell’auto uno svitabulloni, strumento ritenuto usato per la manomissione della ruota della Fiat 126.

Altre testimonianze indicano che quella sera le due ragazze furono portate nel camping militare di Punta Sabbioni, dove sarebbero state sepolte sotto il cemento.

Secondo queste ricostruzioni, Alessandro e i suoi amici avrebbero condotto le giovani in un campeggio a Ca’ Vio con l’intento di abusarne.

Durante l’aggressione, un colpo di pistola sarebbe partito accidentalmente contro Rosalia, spingendo gli aggressori a uccidere anche Paola per non lasciare testimoni. I corpi, secondo alcune fonti, sarebbero stati occultati nelle fondamenta di strutture costruite successivamente nell’area.

Nonostante la gravità delle accuse e le testimonianze raccolte, l’inchiesta è stata archiviata nel 2021 senza aver fatto luce definitiva sul destino delle due donne.

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