Il caso di Barbie e Ken dell’orrore: la coppia che ha stuprato e ucciso giovanissime donne

Il caso di Paul Bernardo e Karla Homolka, tristemente noti come la coppia “Barbie e Ken” dell’orrore, continua a rappresentare uno dei capitoli più agghiaccianti nella storia criminale canadese.

Dopo oltre trent’anni dagli efferati crimini commessi nei primi anni ’90, nuove riflessioni emergono sull’entità delle responsabilità e sul percorso giudiziario che ha portato alla loro condanna e, nel caso di Karla, alla successiva liberazione.

Paul Bernardo, nato a Scarborough nel 1964, e Karla Homolka, originaria di Port Credit, Ontario, erano considerati dalla società una coppia giovane, bella e affiatata.

Il caso di Barbie e Ken dell’orrore: la coppia che ha stuprato e ucciso giovanissime donne

Paul proviene da una famiglia segnata da abusi sessuali e dinamiche disfunzionali: il padre Kenneth Bernardo era coinvolto in casi di pedofilia e molestie, mentre Paul stesso mostrava segni di un disturbo narcisistico e una personalità sadica. Karla, invece, cresce in un ambiente più ordinario ma con tratti di compiacenza e un carattere dominante che, purtroppo, si è rivelato fondamentale nel suo coinvolgimento nei crimini.

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La relazione tra i due si è sviluppata in un contesto di violenza e controllo, con Paul nel ruolo del dominatore sadico e Karla in quello della complice sottomessa, ma non passiva. La loro dinamica si è tradotta in una spirale di crudeltà che ha sconvolto il Canada e il mondo intero.

I crimini commessi da Bernardo e Homolka sono caratterizzati da una terribile costanza e ferocia: rapimenti, stupri e omicidi di giovani adolescenti, tutte vergini, un dettaglio che aggiunge un ulteriore livello di orrore alle loro azioni. Il primo omicidio noto riguarda la sorella minore di Karla, Tammy Homolka, uccisa nel 1990 dopo un abuso con somministrazione di sonniferi e soffocamento accidentale.

Successivamente Paul Bernardo ha agito da solo per compiere altri crimini simili, tra cui il rapimento e l’omicidio di Leslie Mahaffy e Kristen French nel 1991. Durante questi atti, Karla era presente, partecipava attivamente e, in alcuni casi, riprendeva le violenze con una telecamera, dimostrando lucidità e fredda complicità. Il loro modus operandi prevedeva di bendare le vittime, alternando momenti falsamente amichevoli a violenze estreme, senza mai rinchiuderle in luoghi bui.

La cattura di Bernardo avvenne nel febbraio 1993 dopo una lunga serie di indagini e segnalazioni. Karla, inizialmente considerata vittima, collaborò con la giustizia ottenendo una riduzione della pena grazie a una confessione parziale e alla definizione di se stessa come manipolata dal compagno.

L’aspetto psicologico di questa coppia criminale è stato oggetto di numerosi studi. Paul Bernardo è stato definito un narcisista patologico, con un disturbo della personalità che lo portava a esercitare violenza come mezzo di controllo e sopraffazione. Karla Homolka, invece, pur essendo stata vittima di violenze domestiche, ha dimostrato una duplice natura: dipendente affettivamente da Paul, ma anche capace di pianificare e partecipare attivamente agli omicidi.