I Misteri

Crimine e ossessione: il giallo del cacciatore di anoressiche che ha sconvolto gli italiani

Marco Mariolini è in carcere?Crimine e ossessione: il giallo del cacciatore di anoressiche che ha sconvolto gli italiani (Fonte @Nove) misteriditalia.it

Il caso del cacciatore di anoressiche ha svelato i meccanismi oscuri della violenza che si cela dietro una parafilia patologica e un’ossessione che ha portato alla tragedia.

L’antiquario bresciano, autore del controverso libro Il cacciatore di anoressiche pubblicato nel 1997, ha lasciato un’impronta nella cronaca nera nazionale.

Marco Mariolini non si è mai nascosto: nel suo libro ha descritto senza filtri la propria ossessione malsana per donne «pelle e ossa».

Crimine e ossessione: il giallo del cacciatore di anoressiche che ha sconvolto gli italiani

Mariolini non cercava semplicemente donne magre, ma voleva renderle tali a tutti i costi, imponendo loro isolamento sociale, umiliazioni e violenze fisiche. La moglie Lucia era stata la prima vittima.

Chi è il cacciatore di anoressiche?

Crimine e ossessione: il giallo del cacciatore di anoressiche che ha sconvolto gli italiani-(Fonte @Nove) misteriditalia.it

Il meccanismo di controllo si basava sull’isolamento, la coercizione e la negazione dell’autonomia, fino al punto di spezzarne la volontà.

Nel 1996, Monica Calò, studentessa di logopedia di 29 anni originaria di Domodossola, rispose a una delle inserzioni di Mariolini in cui cercava donne «esili» ma sane. Monica si trovò ben presto intrappolata in un incubo. Marco la sedusse convincendola a trasferirsi con lui. Una volta ottenuta la sua fiducia, iniziò a privarla del cibo, a costringerla a vomitare tramite colpi allo stomaco.

La giovane fu isolata dalla sua famiglia, indotta a prestargli denaro e convinta che quell’amore malato fosse tutto ciò che meritava. Dopo un episodio particolarmente brutale, in cui fu umiliata e costretta a stare nuda al freddo, reagì colpendo Mariolini con un martello mentre dormiva.

Sopravvissuto, Mariolini vide Monica autodenunciarsi e finire agli arresti domiciliari, un periodo in cui la ragazza cominciò a prendere coscienza della gravità della sua situazione e decise di denunciarlo. Mariolini, dal canto suo, completò il suo libro, in cui si descriveva come un potenziale serial killer, implorando l’intervento dello Stato.

Un anno dopo la pubblicazione del libro, contro ogni previsione, Mariolini convinse Monica a incontrarlo di nuovo. L’appuntamento davanti al Lago Maggiore, in pieno giorno e sotto gli occhi di testimoni, si trasformò in una tragedia: dopo un rifiuto fermo e lucido da parte di Monica, Mariolini la colpì con 22 coltellate, una delle quali al cuore, uccidendola sul colpo. Tentò poi una fuga disperata a nuoto nel lago, ma fu arrestato pochi minuti dopo.

Marco Mariolini sta scontando una condanna a trent’anni per omicidio premeditato. Non ha mai mostrato segni di pentimento e le sue parole, i suoi scritti, rimangono un inquietante monito su quanto fosse pericoloso, eppure, sottovalutato.

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