La foresta delle leggende oscure nel cuore dell'Europa - Misteriditalia.it Non tutti lo sanno ma anche l’Europa ha il suo “Triangolo delle Bermuda”: dove si trova e cos’è la foresta delle leggende oscure.
Nel cuore della Transilvania, un luogo misterioso continua ad affascinare e a inquietare: la foresta Hoia Baciu è riconosciuta come il “Triangolo delle Bermuda” europeo per i suoi numerosi e inspiegabili fenomeni paranormali. Oltre a essere una meta popolare per gli sport all’aperto, questa foresta racchiude segreti antichi e racconti che sfidano la scienza tradizionale.
La foresta si estende su circa tre chilometri quadrati a ovest di Cluj-Napoca, confinando con aree naturali e collinari che ne definiscono i contorni in modo molto caratteristico. Il confine meridionale è segnato da un crinale che separa la foresta dalle ripide pendici che si affacciano sul fiume Someșul Mic, mentre a nord si conclude dolcemente verso il fiume Nadăș. Sul lato orientale, una valle artificiale, la Tăietura Turcului, fa da spartiacque, attraversata da una strada principale. A ovest, la foresta si collega alle pendici del Dealul Melcilor e alla vicina foresta di Mujai, con la valle di Bongar a definire ulteriormente il confine sudoccidentale.
La foresta Hoia Baciu: un territorio ricco di storia e mistero
Non solo è una riserva naturale con un ecosistema particolare, ma la foresta Hoia Baciu è anche un sito archeologico di rilievo. Proprio a nord della Valea Lungă è stato scoperto il più antico insediamento neolitico della Romania, attribuito alla cultura Starčevo-Kőrös-Criş, risalente al 6500 a.C. Gli scavi condotti tra il 1960 e il 1994 hanno riportato alla luce tombe e abitazioni di questa antica civiltà, sottolineando come quest’area abbia da sempre rappresentato un punto di interesse per l’uomo. La presenza di numerose sorgenti di acqua potabile e un piccolo lago naturale al confine della foresta contribuiscono a rendere il paesaggio ancora più suggestivo, alimentando miti e leggende che si sono sviluppati nei secoli.
La fama della foresta Hoia Baciu nel panorama mondiale deriva soprattutto dai fenomeni paranormali che vi si verificano. Da decenni, numerosi testimoni raccontano di luci misteriose, apparizioni spettrali e anomalie magnetiche. Il caso più celebre risale al 18 agosto 1968, quando Emil Barnea, tecnico di Cluj ed ex ufficiale dell’esercito, affermò di aver fotografato un oggetto volante non identificato sopra la radura chiamata Poiana Rotundă. La fotografia, oggetto di dibattito tra esperti, è stata interpretata in modi contrastanti: alcuni sostengono che si tratti di un pallone aerostatico ripreso da un’angolazione insolita, altri ritengono che sia autentica, mentre il ricercatore statunitense Larry Robinson l’ha definita una bufala.
Il “Triangolo delle Bermuda” d’Europa: i misteri della foresta Hoia Baciu – Misteriditalia.it
Negli anni Sessanta, il biologo Alexandru Sift intraprese uno studio approfondito sugli strani fenomeni di luce e magnetismo osservati nella foresta. Il suo archivio di fotografie, purtroppo andato perso dopo la sua morte nel 1993, rappresentava una documentazione preziosa. Una selezione delle immagini superstiti è stata pubblicata nel 1995 nel volume “Fenomenele de la Pădure Hoia-Baciu” da Adrian Pătruț, docente di chimica presso l’Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca e continuatore delle ricerche di Sift. Pătruț sostiene che tali fenomeni abbiano una base scientifica ancora da comprendere appieno, contribuendo a mantenere vivo l’interesse per la foresta.
Oggi, la foresta è diventata una meta turistica molto frequentata, non solo per gli amanti del paranormale ma anche per i praticanti di sport all’aria aperta. Recentemente, sono stati aggiunti sentieri ciclabili e spazi dedicati a paintball, softair e tiro con l’arco, che ne hanno aumentato l’attrattiva.
Nonostante la scarsità di prove concrete, le storie di apparizioni e stranezze hanno alimentato una fitta rete di leggende metropolitane che circondano la foresta Hoia Baciu, contribuendo a consolidare la sua fama come uno dei luoghi più enigmatici e affascinanti d’Europa. Gli scettici tendono a liquidare queste narrazioni come mere favole, ma per molti il fascino del mistero rimane irresistibile.
