Economia

Truffe dei falsi CAF, se ricevi questi messaggi sei nei guai: cosa devi fare

Truffa CAFLe truffe che utilizzano i nomi dei CAF - (misteriditalia.it)

Crescono i casi di sms ingannevoli che sfruttano nomi istituzionali per sottrarre dati e denaro. Ecco come riconoscere le frodi

Nell’era digitale, la minaccia delle truffe via sms continua a rappresentare un pericolo concreto per gli utenti meno attenti o meno informati. Negli ultimi mesi, sono aumentati gli avvisi riguardanti messaggi fraudolenti che utilizzano nomi istituzionali noti come CUP, CAF e INPS, per indurre i destinatari a compiere azioni dannose, come la chiamata a numeri a sovrapprezzo o la cessione di dati personali sensibili.

Le ultime segnalazioni confermano l’intensificarsi di questo fenomeno, con messaggi che impiegano denominazioni errate e contenuti ingannevoli, mirati a creare un senso di urgenza e preoccupazione.

Le truffe ai danni degli utenti: i falsi messaggi da CUP, CAF e INPS

Negli ultimi mesi, è ricomparso con forza il messaggio che invita a “contattare con urgenza i nostri uffici CUP Centro Unico Polivalente”. Questo sms, oltre a presentare evidenti errori grammaticali, distorce il vero significato dell’acronimo CUP, che nel contesto sanitario indica il Centro Unico di Prenotazione. La comunicazione è volutamente fuorviante, sfruttando la confusione e la fretta degli utenti per spingerli a rispondere o a chiamare numeri sconosciuti, spesso con prefissi 893 o 899, noti per essere associati a tariffe elevate.

Truffa telefonica

Difenditi dalle truffe telefoniche – (misteriditalia.it)

Allo stesso modo, circolano messaggi che si spacciano per provenienti da un fantomatico “CAF – Centro Assistenza Formativa”, un nome che non corrisponde al reale Centro di Assistenza Fiscale riconosciuto ufficialmente. Anche in questo caso, il testo dell’sms mette l’accento su “importanti comunicazioni fiscali o previdenziali”, con l’obiettivo di far leva sulle ansie legate alle scadenze fiscali o ai contributi previdenziali, inducendo così gli utenti a chiamare numeri a pagamento.

Il portavoce della CNA, Franco Bruno, responsabile dello sportello anti-truffa dell’associazione, ha ribadito con fermezza che si tratta esclusivamente di tentativi di truffa. “Numeri a pagamento che, una volta chiamati, svuotano il credito della SIM o causano addebiti pesanti in bolletta”, ha spiegato Bruno.

È importante sottolineare che né il CUP, né il CAF, né l’INPS inviano mai sms o email non richiesti che contengano link cliccabili o allegati da scaricare. Le comunicazioni ufficiali di queste istituzioni vengono pubblicate esclusivamente sui loro portali web o attraverso app dedicate e sicure.

Alla luce della diffusione di questi messaggi truffaldini, le autorità e le associazioni di tutela dei consumatori ribadiscono alcune precauzioni fondamentali. Innanzitutto, è essenziale non richiamare mai i numeri indicati negli sms sospetti, soprattutto se presentano prefissi 893 o 899, che implicano costi telefonici aggiuntivi. Inoltre, è vietato fornire dati personali, fiscali o bancari tramite telefono o sms, anche se il messaggio appare urgente o autorevole.

In caso di ricezione di uno di questi messaggi, si consiglia di bloccare subito il numero del mittente sul proprio cellulare. Le segnalazioni di questi tentativi di truffa devono essere inoltrate tempestivamente alla Polizia Postale e alle associazioni di consumatori, come Adiconsum. In Veneto, ad esempio, gli esperti di Adiconsum sono disponibili per fornire supporto telefonico o via email, aiutando gli utenti a riconoscere e difendersi da queste frodi.

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