Economia

Tasse sui regali di Natale: quando il Fisco può intervenire? Cosa dice la legge

Tasse sui regali di Natale: quando il Fisco può intervenire?Le tasse sui regali di Natale - misteriditalia.it

Il rispetto di questi requisiti è essenziale per evitare contestazioni da parte del Fisco e per garantire la corretta gestione fiscale.

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, molte aziende si preparano a offrire regali di Natale aziendali a clienti e dipendenti, un gesto di cortesia che però deve essere gestito con attenzione dal punto di vista fiscale.

Negli ultimi mesi, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito le regole precise per la deducibilità di tali spese e l’applicazione delle imposte, aggiornando le soglie e i limiti di riferimento per il 2025. Di seguito, uno sguardo approfondito alle disposizioni vigenti e alle implicazioni fiscali per le imprese.

Spese di rappresentanza e deducibilità dei regali aziendali

Le spese di rappresentanza legate ai regali natalizi devono rispettare rigidi criteri di inerenza, congruità e coerenza con l’attività dell’impresa per poter essere dedotte. In particolare, quando il valore di ciascun omaggio non supera i 50 euro, la spesa è interamente deducibile e l’IVA è detraibile al 100%, come previsto dall’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 147/2015. Superata questa soglia, invece, la detrazione IVA non è più consentita.

Per quanto riguarda i limiti di deducibilità in rapporto al fatturato aziendale, la normativa vigente stabilisce:

  • Per aziende con fatturato fino a 10 milioni di euro, i costi sono deducibili fino all’1,5% dei ricavi;
  • Per aziende con fatturato compreso tra 10 e 50 milioni di euro, la deducibilità si riduce allo 0,6%;
  • Per aziende con fatturato superiore a 50 milioni, il limite è fissato allo 0,4%.

Questi parametri sono fondamentali per evitare che le spese di rappresentanza, inclusi i regali natalizi, vengano contestate dal Fisco come non congrue o non giustificate, con conseguenti sanzioni.

Regali e fringe benefit per i dipendenti: le soglie esentasse 2025

Un aspetto cruciale riguarda gli omaggi destinati ai dipendenti, che possono configurarsi come fringe benefit. Per l’anno fiscale 2025, il valore complessivo dei benefici in natura concessi ai lavoratori può rimanere esente da tassazione se non supera:

Tasse sui regali di Natale: quando il Fisco può intervenire?

I dettagli da conoscere – misteriditalia.it

  • 1.000 euro per dipendenti senza figli a carico;
  • 2.000 euro per dipendenti con figli a carico.

Questo consente al datore di lavoro di gratificare i propri collaboratori con regali significativi senza gravare ulteriormente sul reddito imponibile. Tuttavia, è importante sottolineare che ogni omaggio che superi tali soglie sarà considerato reddito imponibile e soggetto a tassazione.

Oneri di utilità sociale e gestione dei regali tradizionali

Tra gli omaggi aziendali si distinguono anche gli oneri di utilità sociale, come spese per servizi o opere a beneficio generale dei dipendenti, che rientrano nell’articolo 100 del TUIR. Tali costi sono deducibili fino al 0,5% delle spese per prestazioni di lavoro dipendente dichiarate, e non sono considerati semplici regali ma investimenti per il benessere collettivo.

Per quanto riguarda i classici regali natalizi, come le ceste o i panettoni, la legge finanziaria del 2008 ha chiarito che rientrano tra le spese di rappresentanza. Pertanto, anche se destinati ai dipendenti, questi omaggi seguono le regole di deducibilità sopra illustrate e, a differenza dei fringe benefit, non permettono la detrazione dell’IVA, in quanto non ritenuti inerenti direttamente all’attività aziendale.

Omaggi e reddito da lavoro dipendente: il punto dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 89 del 2024, ha ribadito che tutti gli omaggi, anche quelli prodotti internamente dall’azienda, concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente. Ciò avviene anche quando tali regali sono finalizzati a promuovere l’immagine aziendale o i prodotti. Gli omaggi rappresentano un arricchimento per il lavoratore e non sono considerati erogati nell’esclusivo interesse del datore di lavoro.

Per questo motivo, gli omaggi devono essere monitorati e rispettare le soglie fiscali per evitare che il beneficiario si trovi a dover sostenere un’imposizione fiscale non prevista.

Criteri e documentazione per le spese di rappresentanza

Le spese di rappresentanza devono essere giustificate con una documentazione dettagliata che indichi:

  • Le generalità dei beneficiari;
  • La durata e la località dell’evento o dell’attività promozionale;
  • L’entità dei costi sostenuti.

Sono considerate spese di rappresentanza anche quelle relative a viaggi con attività promozionali, eventi aziendali durante festività, inaugurazioni di nuove sedi e manifestazioni fieristiche, purché corrispondano a obiettivi di pubbliche relazioni e promozione.

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