Economia

Bonus mamme lavoratrici, scade domani 9 dicembre: ecco come fare domanda

Come richiedere il bonus mammeIl bonus mamme: cos’è e come funziona (misteriditalia.it)

Ci si avvicina rapidamente alla scadenza per presentare le domande del bonus mamme lavoratrici 2025: il termine ultimo per richiedere il beneficio è fissato al 9 dicembre. In realtà, come indicato sul sito dell’INPS, la domanda deve essere inoltrata entro 40 giorni dalla pubblicazione della circolare dell’Istituto, avvenuta il 28 ottobre 2025. Questo calcolo porta il termine al 7 dicembre, ma poiché quel giorno cade di domenica e il successivo, l’8 dicembre, è festivo, la data effettiva di chiusura slitta automaticamente al 9 dicembre.

È quindi fondamentale conoscere le modalità corrette per inviare la richiesta. Le mamme lavoratrici possono presentare la domanda attraverso diversi canali messi a disposizione dall’INPS: direttamente sul sito web, cliccando su “Utilizza il servizio” e seguendo le istruzioni nella sezione dedicata al Nuovo Bonus mamme; tramite il Contact Center Multicanale, oppure rivolgendosi ai patronati, che offrono assistenza gratuita per la compilazione e l’invio della domanda.

Dopo aver presentato la richiesta, il sistema permette di controllare lo stato di lavorazione, scaricare ricevute e documenti prodotti e aggiornare eventuali informazioni relative al pagamento, se necessario.

Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha sottolineato l’importanza di questa misura come «un intervento che contribuisce all’attuazione del comma

Bonus mamme e lavoratrici autonome, misteriditalia.it

Il bonus per il 2025 prevede un contributo di 40 euro al mese, per un massimo di 12 mensilità. L’erogazione avverrà in due modalità: le domande accolte in tempo utile saranno pagate in un’unica soluzione a dicembre 2025, mentre quelle presentate entro la scadenza del 31 gennaio 2026 saranno liquidate entro febbraio 2026. Per poter accedere al beneficio, oltre al numero di figli e all’attività lavorativa, è necessario avere un reddito annuo da lavoro non superiore a 40.000 euro.

Il sostegno spetta anche alle lavoratrici autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie o casse professionali. L’importo del contributo viene calcolato in base ai mesi di iscrizione alla cassa o ai periodi di effettiva attività nel 2025. Sono escluse, invece, imprenditrici non iscritte all’Ago o ad altre forme previdenziali equivalenti, e chi ricopre cariche sociali.

Secondo la Legge di Bilancio 2026, il bonus potrebbe aumentare a 60 euro al mese, senza concorrenza alla formazione del reddito. L’INPS e l’Istat stimano che circa 865.000 lavoratrici potranno beneficiarne, per un importo medio annuo di circa 660 euro. Il costo totale della misura si aggira sui 570 milioni di euro, con un impatto medio sui redditi familiari del 2,7%.

Altri interventi previsti riguardano incentivi per le assunzioni di madri con tre o più figli, decontribuzioni per i datori di lavoro privati e agevolazioni sui contratti part-time o temporanei, al fine di favorire la conciliazione tra lavoro e vita familiare, anche in caso di figli con disabilità.

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