L’Area 51 è notoriamente avvolta da un alone di mistero, la base militare americana ha alimentato per decenni teorie su velivoli fantasma, tecnologie segrete.
L’esistenza dell’Area 51 è stata ufficialmente riconosciuta solo nel 2013, quando un documento della CIA declassificato ha confermato per la prima volta l’esistenza di questa base segreta.
Situata a circa 160 km da Las Vegas, l’area si estende in una zona remota del deserto attorno al Groom Lake, un antico letto di lago prosciugato, già utilizzato come poligono durante la Seconda Guerra Mondiale.
Area 51, 5 curiosità che (sicuramente) non sai
1. Perché è nata. Il motivo della segretezza è legato alla natura delle attività svolte: test di velivoli militari ad alta tecnologia, in particolare aerei-spia come l’U-2, progettati per sorvolare aree sensibili dell’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. La posizione isolata e la vicinanza al Nevada Test Site, luogo di oltre 700 test nucleari, rendevano l’area ideale per esperimenti militari riservati.

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2. Perché si chiama così. Il nome stesso, Area 51, sembra derivare dal sistema di numerazione a griglia adottato dall’Autorità per l’Energia Nucleare statunitense, proprietaria di ampie porzioni del deserto. Un nome volutamente freddo e burocratico, che doveva mantenere un basso profilo, al contrario della denominazione alternativa “Paradise Ranch”, scelta per attirare l’interesse degli addetti ai lavori, ma che è stata progressivamente oscurata.
3. La teorie cospirazioniste e i risvolti. L’area è diventata famosa per il suo legame con le teorie cospirazioniste sugli UFO. A partire dal 1947, con l’incidente di Roswell e le successive dichiarazioni ufficiali che parlavano di palloni meteorologici o sistemi top secret per la sorveglianza dei test nucleari sovietici, l’Area 51 ha alimentato il mito degli alieni nascosti e delle tecnologie aliene studiate in segreto.
4. Funziona ancora? L’Area 51 è ancora oggi una struttura attiva, utilizzata per l’addestramento dei piloti in scenari di combattimento e per lo sviluppo di nuove tecnologie aeronautiche, compresi droni da ricognizione. Le immagini satellitari recente mostrano piste di decollo ben mantenute e nuove costruzioni realizzate nell’ultimo decennio.
5. Quali test vengono effettuati. Nei decenni passati, la base ha ospitato test di droni pionieristici, come uno a forma di aquila gigante progettato per sorvegliare il Mar Caspio, e di velivoli spia avanzati come il Lockheed A-12 Oxcart e il F-117 Nighthawk, quest’ultimo impiegato in conflitti come la Guerra del Golfo e i bombardamenti in Jugoslavia e Iraq. È inoltre ipotizzato che qui siano stati testati elicotteri Blackhawk, utilizzati in operazioni militari di alto profilo.
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