Einstein icona della storia del Novecento è noto per le sue scoperte in fisica e per le sue massime per vivere una vita migliore.
Sicuramente è una delle figure vissute lo scorso secolo che più ha fatto discutere: scienziato, fisico, attivista politico, studioso. Einstein è noto anche per aver condiviso alcune regole per vivere una vita migliore e in serenità. Alcuni comportamenti da tenere che sembrano ispirati più a massime filosofiche che ai numeri a lui tanto cari. Lo scienziato è certo che seguendo queste 7 regole la qualità della propria vita possa elevarsi e non subire effetti negativi. I dicta di Einstein sono semplici e facili da seguire.
In primis lui sosteneva di dedicare sforzi e attenzioni sono alle cose che contano. Inutile perdere tempo in qualcosa che non inciderà sul proprio vissuto: concentrarsi e impegnarsi su ciò che interessa è un primo passo verso il successo e la realizzazione. E’ poi importante fare ciò che si ama, dedicare del tempo alle proprie passioni, anche se non ci si realizza appieno o non si hanno tutte le potenzialità per farcela. Fare ciò che si ama rende però felici.
Curioso è il dicta di avere una mentalità come un puzzle. Lo scienziato invitava non intravedere i problemi come insormontabili e unici, ma invitava ad osservarli separati e non configurarli come qualcosa di impossibile da risolvere. Ogni pezzo ha una sua soluzione che può essere trovata con semplicità. Einstein poi invitava a pensare alle cose che piacciono davvero e lasciare stare quelle che possono rimanere insolute solo perché non c’è una reale attenzione e interesse a risolverle.
La scienza, l’istruzione e la verità non sono solo per privilegiati
Tra le altre massime che Einstein riteneva fondamentali per condurre un’esistenza felice c’erano quelle di non farsi travolgere dalla politica, tema che solitamente riempie di rabbia e odio, ma anche il dicta che invita a non obbedire ciecamente all’autorità. Un comportamento questo finalizzato a salvare la verità.

Einstein le regole per una vita felice- Misteriditalia.it
Infine, ma non meno importante degli altri Einstein sosteneva che l’istruzione, la scienza e anche la verità non sono solo per alcuni privilegiati. Nel 1946 spiegò questo principio agli studenti della Lincoln University: Il mio viaggio in questa istituzione è stato per una causa utile. C’è una separazione tra le persone di colore e i bianchi negli Stati Uniti. Quella separazione non è una malattia delle persone di colore. È una malattia dei bianchi”. Un modo semplice per dire che cultura, istruzione e scienza non sono ad esclusiva di pochi, ma devono essere necessariamente condivisi per alimentare l’intelletto di ognuno e di conseguenza quello della collettività sociale.
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