Nel panorama della musica francese degli anni ’70, emerge ancora con forza emotiva “Conosco delle barche”, una poesia in musica interpretata dall’artista Mannick nell’album “Le temps de l’amour” del 1977.
Spesso questa composizione è stata erroneamente attribuita al celebre poeta e cantautore Jacques Brel, ma è proprio la sensibilità di Mannick a rendere unico questo brano, che continua a toccare i cuori di chi lo ascolta con la sua intensità e profondità.
Il significato profondo della poesia in musica di Mannick
“Conosco delle barche” utilizza la metafora delle barche per raccontare l’esperienza umana e la paura di affrontare l’ignoto, rappresentata dalla vastità del mare. Il testo si configura come un invito sia all’amore sia alla vita, con un’anima antica che parla di coraggio e di forza interiore. Tuttavia, questa forza non si manifesta nell’assenza di timore o nell’indifferenza di fronte alle difficoltà, ma si fonda proprio sulla consapevolezza delle proprie debolezze e sulla capacità di affrontarle con determinazione.
La poesia di Mannick si distingue per la sua capacità di suggerire che il vero coraggio risiede nell’accettazione delle proprie fragilità come punto di partenza per un cammino di crescita personale. Le “barche” diventano così simboli delle diverse strade di vita che ogni individuo può scegliere o modificare, un invito a riflettere sulla propria esistenza e a non temere di cambiare rotta quando necessario.
Le molteplici interpretazioni delle “barche” e il loro valore simbolico
Nel testo di Mannick, le “barche” sono numerose e rappresentano le varie sfaccettature del percorso di vita di ciascuno. Ognuno può riconoscersi in una di queste imbarcazioni, simbolo delle proprie esperienze, paure e aspirazioni. Questa ricchezza di significati rende il brano un’opera aperta a molteplici interpretazioni, capace di accompagnare l’ascoltatore in un viaggio interiore di riflessione e riscoperta.
La suggestione di poter cambiare “barca” o rotta in qualsiasi momento offre una prospettiva di speranza e rinnovamento, incoraggiando a non fossilizzarsi sulle difficoltà ma a cercare nuove strade per vivere pienamente. È una lezione di vita che rimane attuale, nonostante il passare degli anni, e che continua a ispirare chi si confronta con le sfide dell’esistenza.
In un’epoca in cui la ricerca di autenticità e di significato è sempre più centrale, “Conosco delle barche” si conferma come un testo di grande valore emotivo e poetico, capace di parlare con forza all’anima di chi lo ascolta.
La poesia
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.













