Per appurare le cause della tragedia di Bascapè, l’allora ministro della Difesa Giulio Andreotti affidò un’inchiesta ad una commissione ministeriale composta da 11 persone, otto militari e tre civili, presieduta dal gen. Di squadra aerea Ercole Salvi.
Le conclusioni dell’inchiesta – in realtà un’inchiesta lampo durata appena cinque mesi – contenuta in due volumi si limitano ad avanzare un’ipotesi, sposando la tesi dell’incidente. Essendo l’aereo in perfette condizioni ed il pilota un professionista di grande esperienza – secondo la commissione – forse fu un malore oppure la stanchezza di Bertuzzi a provocare il disastro. La bassa quota a cui volava il “Saulnier” che si preparava all’atterraggio fece il resto: l’aereo urtò la cima di alcuni pioppi e precipitò. L’inchiesta ministeriale non prese neppure in considerazione l’ipotesi di un sabotaggio e quindi che l’aereo di Mattei sia esploso in volo.