Un altro capitolo del tentativo di riscrivere la storia d’Italia in maniera tranquillizzante riguarda la vicenda del piano Solo e del minacciato golpe del gen. De Lorenzo.
L’ex direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, giornalista di spessore e studioso di storia, avanza sulle pagine del più importante quotidiano d’Italia un dubbio più che lecito, anzi doveroso per qualsiasi storico: e se non fosse mai esistito né il golpe De Lorenzo e neppure il minacciato golpe De Lorenzo? Se quella vicenda del luglio ’64 fosse stata solo una costruzione mediatica a fini politici?
Il dibattito, in forma larvata, si apre sulle pagine delle lettere al Corriere, curata dallo stesso Mieli. Poi prosegue – a cura di Pier Luigi Vercesi – sulle pagine di Sette, il supplemento settimanale delo stesso quotidiano.
Il risultato è modesto e assai poco convincente. Cinque puntate, diverse interviste, alcune speculazioni (vedi quella del presunto storico Agostino Giovagnoli) tirate per i capelli, il parere risaputo di Giulio Andreotti, altri pareri, ovvi, dei figli del generale e del presidente, e siamo punto e a capo. Difficile perfino parlare di revisionismo storico.
Di seguito pubblichiamo per intero l’inchiesta di Sette. Lasciando come sempre ai nostri lettori il giudizio finale. Fu vero Golpe?
GLI APPUNTI DEL PRESIDENTE SEGNI
INTEVISTA AD ALESSANDRO DE LORENZO
INTERVISTA AD AGOSTINO GIOVAGNOLI