
Dalla brillante inchiesta di due giornalisti investigativi, il 29 giugno 2013, 35 anni dopo, sono emersi nuovi particolari sul ritrovamento della Renault 4 con il cadavere di Aldo Moro nel bagagliaio.
Le testimonianze di due artificieri chiamati in via Caetani quel giorno raccontano che fin dalle 11 di mattina il ministro dell’Interno Cossiga era sul posto assieme al capo della Digos di Roma e ad un ufficiale dei carabinieri, per giunta piduista.
Eppure la telefonata del brigatista Valerio Morucci al prof. Franco Tritto, collaboratore di Moro, che aveva lo scopo di indicare il luogo della consegna del corpo senza vita del presidente della Dc avvenne due ore e un quarto dopo.
La presenza di Cossiga in via Fani, ben tre ore prima dell’annuncio ufficiale della morte di Moro, secondo www.misteriditalia.it avvalora un’ipotesi già contenuta in alcuni libri e cioè che l’allora ministro dell’Interno sia stato il regista occulto della fine del suo collega di partito.
Di seguito pubblichiamo gli elementi fondamentali dell’inchiesta a cominciare dal lancio Ansa del 29 giugno 2013.
di Manlio Castelnuovo e Paolo Cucchiarelli
(per gentile concessione degli autori)
L’INTERVISTA ALL’ARTIFICERE VITANTONIO RASO
L’INTERVISTA AL MARESCIALLO CAPO GIOVANNI CIRCHETTA
LA RIDICOLA SMENTITA DEL COL. CORNACCHIA
ANCHE L’EX MINISTRO SIGNORILE CONFERMA
IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI MORO IN VIA CAETANI
Video originale senza audio girato il 9 maggio 1978
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